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Russia, arrestato il popolare rapper Husky, condannato a 12 giorni di carcere

Huski, nome d’arte del venticinquenne Dmitrij Kuznetsov, avrebbe dovuto esibirsi ieri in un club di Krasnodar, ma il suo concerto è stato annullato all’ultimo momento. I suoi testi spesso prendono in giro le autorità o denunciano la brutalità della polizia.
A cura di Biagio Chiariello
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Il popolarissimo rapper russo Husky, al secolo Dmitrij Kuznetsov, è stato fermato e rischia oltre un mese di carcere. Il 25enne avrebbe dovuto esibirsi ieri in un club di Krasnodar, ma il suo concerto è stato annullato all’ultimo momento. In un primo momento l’evento era stato annullato per “azioni illegali estremiste”, gli organizzatori avevano cercato di spostare l’esibizione in un’altra sede, ma poco prima dell’inizio la corrente elettrica era andata via. Come si vede anche in alcuni video circolati sui social network, Husky è uscito in strada all’ingresso del locale, è salito sul tetto di un’auto e ha cominciato a cantare circondato dai suoi fan che cantavano all’unisono. Ma pochi minuti dopo sul posto è giunta una pattuglia della polizia che ha portato via il rapper.

L’accusa è di assemblea non autorizzata, condotta disordinata associata a disobbedienza a pubblico ufficiale e rifiuto di sottoporsi ad un esame medico. Per ognuna di queste imputazioni, Kuznetsov rischia fino a 15 giorni di carcere, ha riferito il suo avvocato Aleksej Avanesvan. È stato condannato per "condotta disordinata", ma prosciolto dall'accusa di "organizzazione di assemblea non autorizzata". Una terza udienza per l'imputazione di "rifiuto di sottoporsi a un esame medico" dovrà ancora tenersi, secondo "Mediazona".

Husky è molto amato tra i giovani in Russia. I suoi video musicali su Youtube hanno raccolto milioni e milioni visualizzazioni. I suoi testi spesso prendono in giro le autorità o denunciano la brutalità della polizia. In precedenza, era stato annullato un suo concerto previsto a Togliatti il 2 novembre e il video di una sua canzone era stato vietato. Lo scorso mese, lo stesso rapper aveva denunciato sui social network che le autorità stavano facendo pressione in diverse città russe affinché venissero annullati i suoi concerti sostenendo che i suoi pezzi offendevano i credenti cristiani e promuovevano la promiscuità.

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