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Russia: arrestato il direttore di Novaya Gazeta con l’accusa di discredito delle forze armate

Sergey Sokolov ha sostituito Dmitry Muratov alla guida della testata d’opposizione. È stato condotto ad un commissariato di polizia e accusato di “discredito” delle forze armate.
A cura di Biagio Chiariello
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A 24 ore dal funerale del dissidente Alexei Navalny, la polizia russa ha arrestato Sergey Sokolov, il direttore di Novaya Gazeta, la testata indipendente russa messa al bando da Putin, di cui Fanpage.it aveva intervistato l'omologo europeo Kirill Martinov.

Come riferisce lo stesso giornale, Sokolov sarebbe stato portato ad un commissariato di polizia e accusato di "discredito" delle forze armate. Sokolov era stato scelto lo scorso novembre come nuovo direttore di Novaya Gazeta dagli stessi giornalisti della testata dopo che Dmitry Muratovpremio Nobel per la Pace nel 2021 – aveva deciso di fare un passo indietro per la durata del suo appello contro la decisione delle autorità russe di includerlo nella lista degli “agenti stranieri”.

La Corte europea dei diritti dell’Uomo ha già condannato la Russia per aver promulgato nel 2012 questa famigerata lista, affermando che viola il diritto alla libertà d’associazione e quello alla libertà d’espressione.

Novaya Gazeta è il giornale per il quale lavorava anche la reporter Anna Politkovskaya, uccisa nel 2006. Nel 2012 Muratov aveva raccontato che alcuni agenti avevano portato con la forza l'allora suo vice, Serghei Sokolov appunto, in una foresta dove l'uomo era stato lasciato da solo con Alexander Bastrykvin, capo del Comitato investigativo che lo aveva minacciato di morte.

Lo stesso giornale due anni, poco dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, era stato costretto a sospendere la propria attività a causa della sua posizione critica nei confronti di Putin

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