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Russia, arrestati 380 nazionalisti: avevano fatto scattare una caccia all’uomo contro un immigrato

La caccia all’uomo era partita nei confronti di un immigrato, sospettato di aver ucciso con una coltellata un cittadino russo.
A cura di D. F.
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Oltre 380 persone sono state arrestate in Russia la scorsa notte dopo una manifestazione organizzata dai nazionalisti, che erano scesi in strada per protestare contro un omicidio il cui assassino, secondo loro, sarebbe un migrante. Sono stati scanditi slogan come "La Russia ai Russi" e "Potere bianco". La polizia è intervenuta in un'area a sud di Mosca, dopo che i rivoltosi avevano iniziato a infrangere le vetrine in un centro commerciale. secondo numerosi testimoni i manifestanti hanno a lungo tentato di resistere alle forze dell'ordine, lanciando oggetti di ogni tipo e rendendo necessario l'arrivo di rinforzi. Una dozzina di autobus pieni di poliziotti sono arrivati sul luogo e riusciti a sedare una situazione tesissima.

La rivolta è esplosa nel pomeriggio, quando un gruppo di giovani vestiti di nero ha attaccato un mercato ortofrutticolo nel quale credevano fosse nascosto il presunto assassino di un cittadino russo. Secondo la polizia, la vittima sarebbe stata accoltellata in circostanze mai chiarite del tutto. L'assassino è fuggito immediatamente, ma le telecamere lo hanno immortalato e a quanto pare si tratterebbe di un uomo di origine asiatica. Le rassicurazioni del capo della polizia Alexandre Polovinko non sono state sufficienti a un gruppo di nazionalisti è immediatamente sceso in strada e fatto scattare una caccia all'uomo nei confronti del killer.

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