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Russia annuncia una tregua per i corridoi umanitari: civili pronti a lasciare Mariupol e Volnovakha

Un cessate il fuoco temporaneo per consentire l’apertura di corridoi umanitari e permettere alla popolazione civile di lasciare Mariupol e Volnovakha: lo ha annunciato Mosca.
A cura di Annalisa Girardi
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Mosca ha annunciato una tregua: si tratta di un cessate il fuoco temporaneo per consentire l'apertura di corridoi umanitari e permettere alla popolazione civile di lasciare Mariupol e Volnovakha. "Corridoi umanitari e vie di uscita sono stati concordati con la parte ucraina", ha fatto sapere il ministero della Difesa russo. La tregua è iniziata da dopo, alle ore 10 russe (le 8 in Italia). "A Mariupol e Volnovakha si preparano per l'apertura i corridoi di evacuazione umanitaria, sono state formate colonne di persone che devono essere evacuate. Le parti hanno temporaneamente cessato il fuoco nella zona dei corridoi", ha confermato anche Mikhail Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Le bombe e i missili, però, non cadranno solo per poche ore. Cinque, in totale: questo il tempo che avranno a disposizione gli abitanti di Mariupol e Volnovakha per lasciare le loro città e le loro case. Non sono poche le persone da evacuare: secondo la a vicepremier e ministra ucraina per il Reintegro temporaneo dei territori occupati, Iryna Vereshchuk, citata dall'emittente Ukraina 24, sono ben 215 mila. Da Mariupol verranno fatte uscire 200 mila persone, 15 mila da Volnovakha. La ministra ha anche spiegato che i corridoi umanitari si dirigeranno verso Zaporizhzhia, da dove i civili potranno poi muoversi a bordo delle proprie auto o utilizzare speciali bus messi a disposizione. "Non c'è altra soluzione, le nostre città sono costantemente sotto lo spietato fuoco nemico", ha concluso la ministra.

A Zaporizhzhia i russi hanno ottenuto il controllo della più grande centrale nucleare d'Europa, e ora si starebbero dirigendo verso l'impianto di Yuzhnoukrainsk, nella regione meridionale di Mykolaiv. La centrale è composta da quattro reattori. Ormai sembrerebbe chiaro che Mosca sia intenzionata a impadronirsi di tutti gli impiantinel Paese. Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato di voler proporre presto un piano per garantire la sicurezza dei principali siti nucleari nel Paese in modo da evitare un disastro su larga scala. Macron sarebbe "estremamente preoccupato per i rischi per la sicurezza nucleare, la protezione e l'attuazione delle salvaguardie internazionali derivanti dall'invasione russa dell'Ucraina".

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