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Russia: adozioni solo all’Italia perché non autorizza i matrimoni gay

Lo ha annunciato il Cremlino spiegando che con l’Italia vi è già un patto bilaterale che viene rispettato.
A cura di Antonio Palma
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Le adozioni di bambini russi da oggi saranno consentite solo all’Italia perché il nostro Paese non riconosce i matrimoni gay. E' la nuova presa di posizione del governo russo annunciata oggi  dal rappresentante del Cremlino per i diritti dell’Infanzia, Pavel Astakhov. "Ci risulta che attualmente l’Italia è l’unico Paese i cui cittadini hanno la possibilità di adottare bambini russi perché questo Paese non riconosce il matrimonio omosessuale e di conseguenza non dobbiamo cambiare nulla nell’accordo vigente" ha spiegato infatti Astakhov così come riportato dall'agenzia russa Interfax. Secondo il rappresentante di mosca dunque le adozioni saranno consentite solo alle coppie italiane perché tra Russia e Italia vi è già un accordo bilaterale in vigore e l'Italia "sta rispettando i termini di questo accordo". "Non è colpa nostra. Voi (i partner occidentali, ndr) dovreste lavorare più attivamente se volete che l’adozione internazionale prosegua, perché la Russia ha altre priorità. La nostra priorità è dare in adozione i bambini all’interno del Paese" ha sottolineato ancora Astakhov.

Continua dunque la guerra sulle adozioni di bambini tra Russia e Paesi occidentali dopo che a giugno la Duma ha approvato una legge che vieta l’adozione di bambini russi da parte di cittadini di Paesi in cui è consentito il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l'adozione a genitori singoli. Un ulteriore taglio dopo che a gennaio di quest'anno già era stata approvata una legge contro le adozioni negli Usa, uno dei principali Paesi di destinazione dei bimbi degli orfanotrofi russi. A soffrire però ovviamente sono sempre i bambini visto che le campagne per le adozioni interne in russia fino ad ora hanno avuto scarso successo.

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