“Russi stuprano bimba, violentano la mamma e torturano il papà”: le rivelazioni choc nel dossier Onu
I soldati russi avrebbero violentato in gruppo una madre ucraina di 22 anni, torturato il marito, costretto la coppia ad avere un rapporto sessuale davanti a loro e infine stuprato la loro bimba di 4 anni. L'episodio in questione si sarebbe svolto a marzo scorso. È questa una delle terribili storie rivelate all'interno dell'ultimo rapporto delle Nazioni Unite sui crimini di guerra commessi in Ucraina.
Nel dossier, pubblicato martedì, come rende noto Al Jazeera, e riguardante episodi verificatisi tra fine febbraio e marzo nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Kharkiv e Sumy, tre membri della Commissione internazionale indipendente d'inchiesta sull'Ucraina hanno affermato di aver documentato "modelli di esecuzioni sommarie, reclusione illegale, tortura, maltrattamenti, stupri e altre violenze sessuali", commesse nelle aree occupate dalle forze armate russe.
Nel documento sono tante le storie di abusi. Tra queste, c'è quella di una donna di 83 anni violentata davanti al marito disabile dalle truppe russe durante l'occupazione di un villaggio nella regione di Chernihiv. Ancora, una 56enne residente in un villaggio nella regione di Kiev ha rivelato come tre soldati russi abbiano fatto irruzione nella sua casa, con due di loro che l'hanno violentata e il terzo che guardava. Prima di andarsene, le hanno rubato cibo e denaro.
In molti casi, i soldati russi uccidevano i mariti delle donne – o minacciavano di farlo – non appena cercavano di difendere le loro mogli e impedire loro di violentarle.
"Sono stati documentati anche altri episodi di violenza sessuale contro donne, uomini e ragazze", si legge nel rapporto, che sottolinea come anche le forze ucraine abbiano commesso presunti crimini di guerra, inclusi i casi di due persone che sono state colpite da colpi di arma da fuoco, ferite o torturate.
"L'impatto di queste violazioni sulla popolazione civile in Ucraina è immenso. Migliaia di vite umane sono state distrutte. La distruzione delle infrastrutture è devastante", ha dichiarato Erik Mose, presidente della commissione.