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“Russa per un’infezione al torace”, ma dopo 7 mesi scoprono che è leucemia: bimbo di 2 anni muore

Mason, un bimbo inglese di 2 anni, ha cominciato a soffrire di problemi respiratori durante la notte. Poi ha cominciato a russare, cosa mai accaduta prima. Solo dopo diversi mesi, gli esami hanno rivelati che soffriva di una rara forma aggressiva di tumore del sangue.
A cura di Biagio Chiariello
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Ellie è una donna inglese di 29 anni che ha perso il proprio bambino di due anni a causa della leucemia. Solo sette mesi prima aveva sviluppato un sintomo inaspettato: russare. Era il dicembre 2019 e la donna, di Bridport nel Dorset, ha raccontato al Daily Mail che suo figlio, Mason, faticava a respirare di notte in preda ad una tosse forte e ad una febbre alta contratta all'asilo.

Nei pazienti affetti da leucemia, le cellule cancerose possono “aggregarsi” attorno ad un ghiandola del collo, causando difficoltà respiratorie. Possono anche accumularsi nei linfonodi del torace che spingono contro la trachea, causando tosse e respiro affannato nei bambini.

Ellie ha fissato quattro appuntamenti con il medico di famiglia tra gennaio e marzo 2020 dopo che i sintomi del bambino non si sono attenuati. Nel frattempo Mason aveva manifestato sudorazioni notturne, un'altra ‘red flag' della leucemia. Gli specialisti però le hanno detto che si trattava di un'infezione virale. Dopo poche mesi il piccolo ha cominciato a vomitare così che la madre ha chiamato un'ambulanza e il bimbo è stato portato d'urgenza in ospedale.

Gli esami hanno poi rivelato che soffriva di leucemia linfoblastica acuta a cellule T, una rara forma aggressiva di cancro del sangue. Nonostante un ciclo intensivo di quattro settimane di chemioterapia e trattamento con steroidi, Mason è morto nel mese di luglio del 2020.

La donna esorta ora i genitori a non ignorare alcun sintomo:"Una delle preoccupazioni principali per me era questa tosse, era molto forter. Ha cominciato a farlo russare di notte e Mason non aveva mai russato prima. Una diagnosi di cancro non mi era nemmeno passata per la testa…" ammette.

E poi ricorda: "Quando mi dissero che Mason aveva il cancro, il rumore che feci non sembrava nemmeno umano. Stavo piangendo a dirotto e urlando. Poi mentre stavo iniziando a capire cosa stava succendo, mi ha colpito la frase: ‘sta per morire'".

"[Il giorno della sua morte] non ci fu alcun avvertimento. Stavamo chiacchierando con le infermiere e stavo mostrando loro i suoi video, all'improvviso ha emesso solo quattro grandi respiri e se n'era andato…"

Secondo Cancer Research UK, ogni anno a circa 790 inglesi e 6.550 americani viene diagnosticata la leucemia linfoblastica acuta. Di questi, circa un quarto è affetto da leucemia linfoblastica acuta a cellule T. Quella che si è portata via Mason.

La donna, che ha scoperto di aspettare il suo secondo figlio, Blake, la notte prima del funerale di Mason, ora esorta i genitori a non ignorare alcun sintomo, alla luce di quanto improvvisamente la salute del piccolo sia peggiorata.

Condividere la storia di Mason spero che  possa aumentare la consapevolezza dei sintomi e incoraggiare le persone a farli controllare. Quando ho visto cose del genere, letto riviste e storie, ho sempre pensato: ‘questo non mi succederà'. Penso che sia così che pensano molte persone, soprattutto quando si tratta di cancro infantile".

E conclude: “Il mio messaggio ai genitori è quello di mantenere la propria posizione al 100% e fidarsi del proprio istinto perché una diagnosi precoce potrebbe salvare vite umane".

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