Romania, i cani randagi eliminati con l’eutanasia. Il Parlamento dà l’ok
Il Parlamento rumeno ha approvato oggi, 10 settembre, la proposta inviata dalla Commissione competente, in merito alla “gestione” del randagismo canino. Il controverso testo, aspramente criticato dai difensori dei diritti degli animali, autorizza la soppressione dei cani randagi non reclamati in un intervallo di 14 giorni dopo la loro cattura. I deputati rumeni l'hanno accolto con 266 voti a favore, 23 contrari e 20 astenuti. Una legge fortemente voluta dal presidente Traian Basescu quella contro i "nemici dell'ordine pubblico", ma a lungo combattuta non solo dagli animalisti che avrebbero preferito la sterilizzazione. Durante il voto, infatti, migliaia di persone hanno protestato a Bucarest, all'esterno del palazzo governativo. La normativa è stata presa una settimana dopo la morte di un bambino, Ionut Anghel, sbranato da cinque cani mentre giocava con il fratellino più grande, di sei anni, in un parco del centro città. Secondo i dati delle autorità rumene, per le strade delle capitale si muovono 60.000 cani randagi, cioè uno ogni 31 abitanti.
Nelle ultime ore si segnalano avvelenamenti di cani su tutto il territorio romeno – ha spiegato l’associazione Save the dogs – a dimostrazione che i fatti di questi giorni legittimano azioni crudeli e sconsiderate. La realtà, invece, dice che i casi di aggressione da parte di cani randagi sono in continua diminuzione. Ancora una volta un episodio doloroso come quello del bimbo viene strumentalizzato da Basescu per alimentare il business delle società di cattura ed uccisione. Laddove c’è stata una gestione virtuosa del fenomeno, con la politica delle sterilizzazioni dei cani randagi, il contrasto all’abbandono e l’educazione della popolazione, la situazione è molto migliorata”.
Secondo Carmen Arsene, della Federazione Nazionale per la Protezione Animale, il governo rumeno è da biasimare per non essere riuscito a portare avanti alternative adeguate all'eutanasia massiccia: "La sterilizzazione funziona in Turchia e Bulgaria", ha precisato. "A Oradea, città romena, i cani sono diminuiti da 5.000 a 300". Ma questo, ha aggiunto la Arsene, perché le associazioni di animalisti hanno sterilizzato più di 250.000 animali, ne hanno messi 10.000 in rifugi e ne hanno fatti adottare altre migliaia. Di contro, il presidente Basescu che si è sempre detto perseguitato dal problema dei randagi. Già quando era sindaco di Bucarest avrebbe voluto adottare la stessa misura, ma venne dissuaso da Brigitte Bardot, paladina degli animali, che lo indusse a scegliere la strada delle sterilizzazione. C'è peraltro da dire che la Corte costituzionale, nel 2012, ha dichiarato fuorilegge la pratica dell'eutanasia.