Roma 2024, il Vaticano potrebbe ospitare alcune gare olimpiche
Il Vaticano potrebbe per ospitare alcune gare nel caso le Olimpiadi del 2024 venissero assegnate alla città di Roma e all’Italia. Lo ha detto il cardinale portoghese Josè Saraiva Martins, prefetto della congregazione per le cause dei santi, chiarendo che “il Papa approverebbe questa idea.” La disciplina prescelta sarebbe quella del tiro con l’arco, le cui competizioni potrebbero svolgersi nei Giardini Vaticani, alle spalle della basilica di San Pietro, oppure subito fuori Roma, nella residenza estiva del Papa a Castelgandolfo. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha subito sposato l’iniziativa, spiegando che “la Città del Vaticano è all’interno del Roma e sarebbe di certo una grande idea. E’ qualcosa di cui possiamo parlare con il Vaticano, il cardinale Saraiva Martins mi legge nella mente.”
Il rapporto tra Vaticano, inteso come Stato, e sport è da sempre molto blando. Gli unici eventi sportivi mai organizzati in Vaticano risalgono all’inizio del Novecento, quando Pio X, che era egli stesso un atleta, volle che all’interno degli 0,44 chilometri quadrati che ne fanno lo Stato più piccolo del mondo, fossero organizzate delle competizioni ginniche e di atletica leggera. Negli scorsi anni, il Vaticano ha “benedetto” la Clericus Cup, un torneo calcistico a cui hanno preso parte squadre di seminaristi provenienti da diversi Paesi ed in Inghilterra si sta sperimentando il dialogo con gli anglicani attraverso lo sport, con la costituzione di un team di cricket composto da religiosi cattolici che sfida squadre composte da religiosi anglicani. Poi, poco altro.
Molto difficile, comunque, che il Vaticano possa partecipare alle Olimpiadi, in futuro, con una sua squadra. Una ipotesi affrontata, comunque, nel film “Centro metri dal Paradiso”, uscito in pochi cinema italiani nel 2012, coprodotto da Rai Cinema e diretto da Raffaele Verzillo. Nella pellicola, un famoso atleta alla cui carriera è mancata la presenza ai Giochi Olimpici, sostenuto da un monsignore che lavora all’interno del Vaticano, riesce ad organizzare una rappresentanza ufficiale del piccolo Stato, la cui punta di diamante è un giovane corridore che ha sentito la vocazione e vorrebbe diventare sacerdote. Della compagine fanno parte anche preti e suore che prima di prendere i voti erano sportivi di un certo successo, reclutati in giro per il mondo.