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Robotaxi a guida autonoma investe e uccide cagnolino: “Non lo avrebbe evitato nemmeno un umano”

La vettura in modalità autonoma ha investito e ucciso un cagnolino in strada durante un test drive tra le strade di San Francisco, innescando nuove polemiche sull’uso di questi veicoli senza pilota.
A cura di Antonio Palma
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Una vettura a guida autonoma, un cosiddetto Robotaxi, ha investito e ucciso un cagnolino in strada durante un test drive tra le strade di San Francisco, innescando nuove polemiche sull'uso di questi veicoli senza pilota in vista di un massiccio lancio pianificato di queste vetture nella cittadina statunitense.

Il fatto risale alla fine dello scorso mese di maggio ma la notizia si è diffusa solo in questi giorni con nuove inevitabili polemiche sui rischi connessi a questi tipi di mezzi. Al momento del fatto a bordo vi era un collaudatore ma, secondo la tessa azienda, non ha potuto fare nulla per impedire l'impatto che ha anche danneggiato la parte anteriore della vettura.

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La vettura interessata dall'incidente è un'auto a guida autonoma di Waymo, la società americana che fa parte di Google e che sta sviluppando il progetto, già in fase molto avanzata. "Un collaudatore era presente" al posto di guida, ma il sistema di guida automatica del veicolo "era impegnato in modalità autonoma"  hanno spiegato dall'azienda.

"Un cagnolino è corso davanti a uno dei nostri veicoli con uno specialista presente al posto di guida e, sfortunatamente, si è verificata una collisione", ha detto il portavoce, aggiungendo: "L'indagine è in corso, tuttavia l'esame iniziale ha confermato che il sistema ha identificato correttamente il cane che è scappato da dietro un veicolo parcheggiato ma non è stato in grado di evitare il contatto".

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Un testimone ha dichiarato al Nypost che il cane stava correndo senza guinzaglio e probabilmente sarebbe stato colpito anche con un guidatore attento al volante. "La fiducia e la sicurezza delle comunità in cui ci troviamo sono la cosa più importante per noi e stiamo continuando a indagare"  assicurano dal gruppo.

Le auto a guida autonoma "non hanno ancora soddisfatto i requisiti minimi che un guidatore umano deve avere per possedere una patente di guida", ha sostenuto invece il direttore dei trasporti della Municipal Transportation Agency  statunitense, aggiungendo: "Siamo ansiosi di collaborare con loro per aiutarli a far progredire la loro tecnologia fino al punto in cui supereranno la sicurezza dei conducenti umani. Tuttavia  sono ancora molto lontani dal raggiungere questo obiettivo"

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