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Rivolta dei carcerati, in Iran scoppia incendio nella prigione di Evin dove è detenuta Alessia Piperno

Nel carcere di Evin, a Teheran, è scoppiato un incendio in seguito a una protesta di alcuni detenuti del braccio 7 della struttura penitenziaria. Nel carcere vi sono attivisti, intellettuali, prigionieri politici e studenti arrestati durante le recenti proteste.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un vasto incendio ha devastato nella notte il carcere Evin a Teheran, in Iran. Il rogo è esploso dopo una rivolta di detenuti che ha interessato la sezione 7 della struttura nella quale dovrebbe trovarsi tuttora la 30enne romana Alessia Piperno, arrestata lo scorso 28 settembre. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni alla BBC, sono stati uditi anche spari ed esplosione nei pressi del braccio 7, protagonista delle proteste. Nei filmati diffusi online, invece, sono ben visibili fiamme alte e fumo.

Secondo le autorità, la situazione è ora "completamente sotto controllo", ma le operazioni per lo spegnimento delle fiamme sono andate avanti fino all'alba. Nel penitenziario Evin sono rinchiusi centinaia di prigionieri politici, intellettuali, avvocati, attivisti e studenti arrestati nelle ultime settimane di protesta per la morte di Masha Amini. Tra i detenuti dovrebbe esserci anche la giovane Alessia Piperno, viaggiatrice esperta arrestata in Iran lo scorso 28 settembre per cause che sono ancora da accertare. Al momento non sono note le sue condizioni di salute in seguito al rogo: secondo quanto reso noto dalla stampa estera, sono 8 le persone rimaste ferite.

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Il primo allarme è scattato ieri sera intorno alle 21, quando una colonna di fumo si è alzata dal braccio 7 dell'imponente struttura. L'incendio sarebbe nato da una rivolta dei prigionieri in attesa di processo: la maggior parte di loro sarebbe stata arrestata durante le recenti manifestazioni di piazza. I detenuti avrebbero dato fuoco a una pila di vestiti per protesta.

La polizia ha sparato gas lacrimogeni anche contro le famiglie dei carcerati, che si sono radunate davanti alla struttura non appena saputo dell'incendio in atto. Intorno alle 22.30 sono arrivate le prime rassicurazioni dei media di Stato, ma non è possibile sapere cosa sia davvero accaduto all'interno dei corridoi del penitenziario.

La rivolta dei detenuti è avvenuta al termine di un sabato all'insegna delle proteste che, nonostante le azioni repressive delle autorità iraniane, non si sono mai placate. Gli studenti hanno bloccato anche l'università di Teheran scandendo più volte lo slogan: "Teheran è una prigione, Evin è un'università".

Alessia Piperno in viaggio
Alessia Piperno in viaggio

Secondo Karimi Davood, presidente dell'associazione per i rifugiati politici iraniani in Italia, nelle scorse ore si è verificato un vero e proprio massacro di prigionieri politici di Evin. "Le strade erano intasate dalle macchine e nessuno poteva avvicinarsi al carcere. Tutti hanno udito i colpi di arma da fuoco. Si sentivano da lontano le grida dei rinchiusi".

C'è grande apprensione per la sorte di Alessia Piperno, travel blogger da 6 anni giunta in Iran due mesi e mezzo fa. La ragazza è stata arrestata poco prima di festeggiare il suo compleanno con alcuni amici, ma ancora non sono noti i capi di accusa. Il papà di Piperno ha sempre negato la partecipazione della figlia alle proteste di piazza.

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