Ritrovata incatenata a un albero nella giungla in India: si era legata da sola, non è sposata
L'avevano trovata in una giungla in India. Urlava, legata a un albero, dopo essere stata per 40 giorni senza mangiare. Inizialmente si era pensato che fosse stato il marito ad abbandonarla lì; lei stessa aveva accusato l'uomo, ma poi si è scoperto che in realtà Lalita Kayi Kumar, 50enne con passaporto americana, si era incatenata da sola. E che addirittura non esisterebbe nessun marito.
A fare l'insolita scoperta, nei pressi di un villaggio di Sonurli, a circa 350 km da Mumbai, era stato una decina di giorni fa un pastore locale. Una volta allertata la polizia, le era state tagliate le catene ed era stata portata d'urgenza in ospedale dove le erano state prestate le prime cure per disidratazione.
La notizia ha catalizzato l'attenzione delle principali autorità indiane che hanno messo in campo diverse squadre per indagare su come Kumar fosse finita in quella foresta. Saurabh Agarwal, sovrintendente della polizia di Sindhudurg, ha spiegato alla BBC che la signora ha ammesso di non essere sposata e che probabilmente soffriva di allucinazioni quando ha rilasciato la prima dichiarazione.
Avrebbe poi detto agli investigatori di aver acquistato i lucchetti e la catena e di essersi legata all'albero perché "angosciata" dal fatto che il suo visto fosse scaduto. Ha parlato anche di problemi economici. In precedenza la polizia, aveva detto che Lalita Kayi Kumar era stata una ballerina e praticante di yoga negli USA – nel Massachusetts – e si è trasferita in India circa 10 anni fa per studiare yoga e meditazione nel Tamil Nadu.
Il dottor Sanghamitra Phule, sovrintendente dell'ospedale psichiatrico dove la 50enne è attualmente ricoverata, ha spiegato ora che "le sue condizioni stanno migliorando". "Mangia, cammina e fa anche esercizi. È in cura e le stiamo dando anche alcuni nutrienti che mancano al suo corpo", ha specificato. La sua famiglia americana è stata rintracciata e la donna è riuscita a parlare con alcuni parenti.