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Ritirata bevanda energetica con viagra: “Causava erezioni interminabili e palpitazioni”

Si tratta della Natural Power Sx, una bevanda energetica imbottigliata in Zambia e venduta in diversi stati africani che avrebbe causato effetti devastanti con erezioni interminabili e forti palpitazioni e che di recente è stata ritirata dal mercato. L’azienda che la produce si difende: “Tutti ingredienti naturali”.
A cura di Susanna Picone
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Una bevanda energetica che si chiama Natural Power SX – imbottigliata in Zambia ed esportata in diversi stati dell'Africa centrale – di recente è stata ritirata dal mercato dopo che una persona avrebbe rischiato di perdere la vita a causa dei suoi effetti collaterali. Quest’uomo, consumatore abituale della bevanda energetica, a inizio anno avrebbe avuto forti palpitazioni e anche una erezione dolorosissima prolungatosi per circa sei ore. Finito in ospedale, l’uomo ha poi sporto denuncia alle autorità locali che si sono interessate del caso. Analizzando la bevanda l'agenzia di stato sulla sicurezza dei farmaci avrebbe scoperto che il prodotto contiene del citrato di sildenafil, molecola commercializzata nel 1998 con il nome di Viagra. Il quotidiano Le Monde dice che, stando alle autorità, “le quantità della sostanza erano ben al di là delle dosi consigliate” e dunque si è deciso di ritirare la bevanda dal mercato.

Lavoratori dell'azienda temono un complotto – L'azienda Revin Zambia però – a evidenziarlo anche Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" – avrebbe negato indicando la composizione naturale “a base di estratti di zenzero e di tongkat ali”. Quel che è certo è che col ritiro dal mercato lo stabilimento, situato nei pressi di Ndola nel nord del Paese, ha dovuto chiudere i battenti mettendo nei guai i 56 dipendenti che vi lavoravano. Lavoratori che non ci stanno e che, sentiti dal quotidiano francese, denunciano un'inchiesta torbida soprattutto nel passaggio di consegna fra le autorità Zambia e Uganda e ventilano la possibilità di un complotto internazionale atto a favorire la concorrenza: “Niente adesso vieta alle aziende in Uganda e Malawi di produrre qualcosa di analogo – è quanto avrebbero denunciato – quello delle bevande energetiche è un settore in forte espansione”.

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