Elezioni Brasile 2022, Lula presidente per la terza volta: “Volevano seppellirmi ma sono risorto”
Luiz Inácio Lula da Silva, ex sindacalista iniziatore del Patito dei Lavoratori insieme a Olìvio Dutra, ha vinto al secondo turno le elezioni presidenziali brasiliane. Il candidato di sinistra ha ottenuto il 50,90% dei voti contro il 49,1% di Bolsonaro.Nei prossimi anni guiderà il governo della prima economia dell'America Latina, nonché del quinto Paese più esteso del mondo, coperto per 3,6 milioni di chilometri quadrati dalla Foresta Amazzonica, principale "polmone" del pianeta.
Gli ultimi sondaggi condotti la scorsa settimana volevano Luiz Inácio Lula da Silva in vantaggio. Il candidato di sinistra avrebbe dovuto vincerebbe con il 53% contro il 47% di Bolsonaro. Al primo turno, tuttavia, i pronostici della vigilia erano stati ampiamente disattesi. L'ex presidente a capo di un fronte ampio delle sinistre ha portato a casa un 48,4% dei voti, mentre la destra di Bolsonaro ha mantenuto il 43,3%, ben sopra le aspettative. Nessuno dei due ha raggiunto il 50% ed è questa la ragione per cui il momento decisivo è stato rinviato al voto di ieri, al quale hanno partecipato 124.252.796 persone.
"Il Brasile è pronto per lottare contro la crisi climatica e contro la deforestazione dell'Amazzonia. Il pianeta ha bisogno di una Amazzonia viva: un albero in piedi vale più di tonnellate di legname estratto illegalmente. La maggioranza del popolo ha detto chiaramente che desidera più democrazia e non meno. Vuole più libertà, più uguaglianza e più fraternità" ha dichiarato l'ex sindacalista dopo la vittoria.
Al ballottaggio infatti si sono fronteggiate due visioni del mondo e del Paese diametralmente opposte. Bolsonaro, presidente uscente, si è distinto negli ultimi anni per aver promosso politiche di deforestazione dell'Amazzonia, facilitando a dismisura gli interessi dell'agro-industria a discapito dell'ambiente e delle popolazioni indigene. Non solo: l'attuale presidente ha per anni minimizzato e persino negato la pandemia di Covid e anche nelle ultime settimane si è fatto notare per gli attacchi alla libertà di stampa.
Lula – al contrario – ha promesso un cambiamento sostanziale delle politiche ambientali, tagliando le emissioni di CO2 e rallentando la deforestazione. Il candidato del PT ha infatti promesso di porre fine all’estrazione illegale di risorse e di combattere l'agrobusiness, dichiarandosi favorevole alla transizione energetica e dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili nelle aree rurali del paese. Non solo: Lula ha promesso di portate avanti politiche di maggior redistribuzione delle ricchezze a beneficio dei più poveri.
Risultati elezioni Brasile, Lula eletto presidente per la terza volta
Lula è stato eletto presidente del Brasile per la terza volta dopo un ballottaggio serratissimo con il capo dello Stato Jair Bolsonaro. L'ex sindacalista ha ottenuto il 50,90% delle preferenze contro il 49,10% ottenuto da Bolsonaro. Il leader della destra è stato il primo presidente uscente che ha fallito nel tentativo di rielezione.
Chi è Lula, il nuovo presidente del Brasile
Lula è nato nel 1945 nello Stato brasiliano rurale di Pernambuco da una famiglia poverissima. A 7 anni si è trasferito a Santos, dove ha frequentato la scuola fino alla quarta elementare. A 12 anni ha iniziato a lavorare come lustrascarpe in strada e a 14 è entrato in una fabbrica di rame. Il lavoro gli ha permesso di proseguire gli studi per ottenere il diploma equivalente al conseguimento della scuola superiore. A 19 anni ha perso un dito mentre lavorava nella sua fabbrica e da allora ha iniziato la sua attività sindacale.
Nel 1980 è diventato uno degli iniziatori del Partito dei Lavoratori che alle elezioni del 1982 ha ottenuto il 3,5% dei voti. Nel 1986, durante le prime vere libere elezioni del Paese, il partito ha raddoppiato i suoi voti fino al 6,9%. Quell'anno, Lula ha conquistato un seggio al Congresso brasiliano. Nel 2002 ha vinto le elezioni con il 61% delle preferenze e nel 2006 è stato riconfermato con oltre il 60% dei voti al ballottaggio.
Nel 2016 è stato coinvolto nella Operação Lava Jato (Operazione Autolavaggio) ed è stato accusato di aver ricevuto denaro e favori da parte di imprese. Nel 2021 è stato prosciolto dalle accuse di corruzione dopo aver scontato 19 mesi di carcere ed è tornato eleggibile dopo aver riacquisito i suoi diritti politici.
Lula: "Hanno cercato di seppellirmi vivo ma sono risorto"
"Oggi c'è un unico vincitore: il popolo brasiliano – ha sottolineato il nuovo presidente dopo la vittoria -. Non è una vittoria mia o del partito, ma di un movimento democratico. Hanno cercato di seppellirmi vivo, ma ho avuto un processo di resurrezione nella politica brasiliana. Sono qui per governare il Paese in un momento difficile, ma riusciremo a trovare le risposte. Il Brasile è pronto per lottare contro la crisi climatica e contro la deforestazione dell'Amazzonia. Il pianeta ha bisogno di una Amazzonia viva: un albero in piedi vale più di tonnellate di legname estratto illegalmente".