video suggerito
video suggerito

Risolto il mistero dell’antico album velenoso con 2.000 sagome di ritratti

Il William Bache’s Silhouettes Album, un antico album dell’artista americano William Bache, realizzato decenni prima dell’avvento della fotografia, per anni è stato oggetto di desiderio di ricercatori e appassionati che però non potevano accedervi in quanto “avvelenato”.
A cura di Antonio Palma
49 CONDIVISIONI
Immagine

Per decenni la maggior parte di quelle sagome di ritratti sono rimaste un mistero ma ora il segreto di quell'antico album del XIX secolo con circa duemila sagome è stato finalmente svelato. Stiamo parlando del William Bache's Silhouettes Album, un antico album dell’artista americano William Bache realizzato decenni prima dell'avvento della fotografia e che per anni è stato oggetto di desiderio di ricercatori e appassionati che però non potevano accedervi in quanto "avvelenato".

L'album era stato acquisito decenni fa dalla National Portrait Gallery dello Smithsonian ma, durante le analisi nel 2008, era emerso che le pagine e la rilegatura dell'album erano contaminate dall'arsenico, sostanza velenosa. Per questo per lunghissimo tempo non è stato possibile maneggiarlo in sicurezza per le ulteriori analisi  e quindi, a parte i ritratti di persone famose come George Washington e Thomas Jefferson, la maggior parte delle sagome sono rimaste un mistero.

Immagine

Ora però grazie a un lungo e delicatissimo lavoro di digitalizzazione sarà possibile consultare l'antico album e venire a capo delle sagome degli sconosciuti. Una operazione tutt'altro che facile resa possibile solo grazie ai finanziamenti dell'iniziativa Paper Project di Getty e all'aiuto delle tute ignifughe.  Con il lancio del sito web, il team della National Portrait Gallery ha anche rivelato le identità di altre centinaia di persone che hanno posato per Bache e che son state identificate grazie ad Archivi e Alberi Genealogici e i primi censimenti degli Stati Uniti.

Condividendo il lavoro con un pubblico più ampio, i curatori sperano di rivelare ancora di più sui soggetti di Bache, la stragrande maggioranza dei quali non erano personaggi famosi. In quel libro infatti vi sono persone che, decenni prima dell’avvento della fotografia, volevano avere una sagoma del proprio viso da poter conservare o da poter regalar ai propri cari.

Dal 1802 al 1813, Bache ha viaggiato di città in città negli Stati Uniti promuovendo i suoi ritratti economici e innovativi, addebitando 25 centesimi (circa cinque dollari di oggi) per quattro immagini identiche. Alla fine ha aperto un negozio a New Orleans, poi si è recato a Cuba, promuovendo i suoi servizi porta a porta. Per gli studiosi non è chiaro perché le pagine e la rilegatura dell'album siano contaminate dall'arsenico ma, come hanno spiegato i curatori alla Cnn, la sostanza all'epoca "faceva parte della vita quotidiana".

49 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views