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Rifiutava il sadomaso: ragazza 22enne uccisa da un marine e due complici

Brittany Killgore ha inviato un messaggio ad un amico prima di essere trovata senza vita vicino ad un lago in California. Il testo diceva semplicemente “aiuto”.
A cura di Redazione
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Brittany Killgore.
Brittany Killgore.

Brittany Killgore aveva 22 anni quando nel 2012 venne trovata nuda e priva di vita per asfissia vicino ad un lago della California del Sud. Dopo circa tre anni di indagini ed un processo durato sei settimane, si è giunti alla condanna per omicidio per Louis Ray Perez, 49 anni, di cui sono state riconosciute corree Dorothy Maraglino, 40 anni, e Jessica Lynn Lopez, 28. Secondo la ricostruzione, la vittima è stata uccisa in una casa a Fallbrook, una città californiana a circa 130 km da Los Angeles.

Brittany Killgore era sposata con un marine – il coetaneo Cory Killgore – con il quale era in corso una pratica di divorzio. L'uomo prestava servizio in Afghanistan, quando la moglie aveva conosciuto Louis Ray Perez che si era offerto di aiutare la donna a fare il trasloco se lei gli avesse offerto una cena. Nel frattempo Perez, anche lui marine come il marito della vittima, condivideva sui forum di sesso il suo piano per il weekend che, nelle sue attese, avrebbe comportato una sessione sadomaso. Nell'appartamento di Fallbrook gli inquirenti hanno trovato fruste, corde, collari borchiati, diversi sex toys e addirittura pistole taser.

"Aiuto" è il messaggio che arriva sul cellulare ad un amico di Brittany Killgore. Dopo questa comunicazione, la ragazza scompare, venendo ritrovata solo tempo dopo senza vita. Secondo il tribunale, la vittima sarebbe stata uccisa dopo aver rifiutato di partecipare ai giochi sadomaso proposti da Perez. Questi, dopo aver commesso l'omicidio, avrebbe chiesto a Dorothy Maraglino e Jessica Lynn Lopez di raggiungerlo. I tre sono stati riconosciuti colpevoli per i reati di omicidio, tortura e associazione a delinquere, ma sarà soltanto la prossima settimana che la sentenza attribuirà i reati e specificherà le pene. Il trio si è comunque sempre dichiarato innocente.

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