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Ricoverato per Covid ucciso dal compagno di stanza con una bombola d’ossigeno perché prega troppo

Un uomo di 82 anni ricoverato per Covid in un ospedale californiano è stato ucciso dal suo compagno di stanza di 37 anni: l’anziano trascorreva ore e ore al giorno a pregare e ciò avrebbe infastidito l’assassino che l’ha colpito ripetutamente con una pesante bombola d’ossigeno. L’82enne è deceduto il giorno dopo.
A cura di Davide Falcioni
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Aveva deciso di affidarsi a Dio e pregarlo giorno e notte nella speranza che l'avrebbe aiutato a guarire dal Covid. Il suo compagno di stanza in ospedale, però, l'ha ucciso colpendolo con una bombola di ossigeno alla testa perché stanco di ascoltare le sue litanie. È successo giovedì scorso, 17 dicembre, in California, dove un uomo di 82 anni ricoverato all'Antelope Valley Hospital di Lancaster è stato ammazzato da Jesse Martinez, 37enne con cui condivideva la stanza del nosocomio. L'uomo ha afferrato una pesante bombola d'ossigeno e l'ha violentemente colpito alla testa: l'anziano è morto il giorno seguente non a causa del Covid-19 che tanto temeva, bensì per le gravissime ferite riportate.

La polizia ha fatto sapere ieri che Martinez è stato arrestato con le accuse di omicidio e abusi sugli anziani. L'identità della vittima non è stata resa nota pubblicamente. Stando a quanto accertato dagli inquirenti l'assassino avrebbe colpito l'82enne mentre era intento a pregare, cosa che faceva per diverse ore al giorno perché terrorizzato dall'idea di poter morire a causa del Covid. Martinez ha afferrato una pesante bombola d'ossigeno e l'ha scagliata in testa all'anziano colpendolo ripetutamente prima di essere fermato dagli infermieri. A quanto pare il delitto sarebbe stato commesso perché l'assassino non sopportava il suo compagno di stanza ed era infastidito dalle sue preghiere, ma il movente verrà accertato durante il processo che avrà inizio il 28 dicembre.

L'omicidio è stato commesso  mentre gli ospedali in California stanno lavorando a pieno regime nel tentativo di tenere sotto controllo l'epidemia, che proprio in quello stato sta mietendo il maggior numero di vittime. Il numero di ricoveri in California è aumentato del 21% rispetto alla scorsa settimana, secondo il tracker del coronavirus del Washington Post. La contea di Los Angeles, che comprende anche la città di Lancaster, è protagonista di circa un terzo dei contagi.

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