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Riceve una bottiglia di vino “a sua insaputa”: politico australiano costretto a dimettersi per corruzione

Lo scandalo “corruzione” ha travolto il governatore dello stato del New Galles, costretto a dimettersi per aver ricevuto in dono una bottiglia di vino dall’amministratore delegato di una società privata.
A cura di D. F.
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Barry O'Farrell, primo ministro dello stato australiano del New Galles, è stato costretto a dimettersi perché ritenuto responsabile di un gravissimo episodio di corruzione. Aver cercato di depistare le indagini su un regalo ricevuto: milioni di dollari? Un appartamento "a sua insaputa"? Macché, una semplicissima bottiglia di vino. Un pezzo pregiato del valore di quasi 3mila dollari, certo, ma pur sempre un "peccato veniale" in confronto a quello a cui siamo abituati in Italia. Lo scandalo australiano, che potremmo ribattezzare "bottigliopoli" ha coinvolto anche il tesoriere del partito liberale Arthur Sinodinos, mettendo, secondo i media locali, in “grave imbarazzo” il governo del primo ministro australiano, il conservatore Tony Abbott.

O'Farell ha ricevuto la bottiglia dall'amministratore delegato di una società privata Australian Water Holding. Scoperto, il politico ha negato di aver ricevuto il dono, una bottiglia del 1959 di Penfolds Grange. Gli inquirenti tuttavia sono andati a fondo e hanno scovato un bigliettino nel quale il politico ringrazia il suo "benefattore": la prova che aveva effettivamente ricevuto l'imbarazzante regalo. In conferenza stampa, O'Farrell ha dichiarato: "Non riesco a ricordarmi di quella bottiglia, non capisco che cosa sia successo ma dato che io per primo credo nella credibilità e nella correttezza, nella responsabilità, devo accettare le conseguenze delle mie azioni".

John Robertson, leader del partito laburista, non ha tardato a cavalcare la polemica e mettere in ulteriore difficoltà i rivali. "Quello che è accaduto – ha detto – è la dimostrazione di come il partito liberale opera nel governo. Quello che abbiamo visto non è uno scandalo su una bottiglia di vino, ma un partito che ha accettato doni dai lobbisti, mettendo in imbarazzo tutta la pubblica amministrazione".

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