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Riceve telefonata e scopre che il nonno aveva un tesoro d’arte depredato dai nazisti: “Lo rivogliamo”

LA storia della famiglia Gimpel, del nonno René e della nipote Claire che ora è alla ricerca di quel tesoro perduto e sparso in tutto il mondo, tra collezionisti privati e musei.
A cura di Antonio Palma
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Tutti in famiglia sapevano che il nonno in passato era stato un rinomato mercante d'arte, prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, ma nessuno sospettava che l'uomo avesse accumulato una collezione d'arte dal valore inestimabile sulla quale i nazisti tedeschi avevano messo le mani, depredandola. È la storia della famiglia Gimpel, del nonno René e della nipote Claire che ora è alla ricerca di quel tesoro perduto e sparso in tutto il mondo, tra collezionisti privati e musei.

La scoperta solo grazie a una inattesa telefonata di un avvocato specializzato in recupero di opere d'arte saccheggiate dai nazisti. Il nome di Gimpel infatti era apparso negli archivi dei collezionisti d'arte facendo emergere l'intera storia. "Non ne avevamo idea ma dopo la telefonata, dagli archivi di famiglia e dai registri abbiamo scoperto che decine di migliaia di oggetti d’arte sono scomparsi” ha raccontato alla Cnn Claire Gimpel che da oltre un decennio ormai si batte per riavere indietro parte di quel tesoro perduto.

Per Claire, una donna ebrea francese di 70 anni che vive a Parigi, quella telefonata infatti è stata l'inizio di una battaglia per rintracciare le opere d'arte rubate di suo nonno, tra cui preziosi dipinti di André Derain e Claude Monet. Tutti pezzi che il nonno aveva accumulato nella sua galleria parigina chiusa poi nel 1938. L'uomo, scappato a Montecarlo all'arrivo dei tedeschi, scelse poi di unirsi alla Resistenza, fino alla cattura e alla morte in un campo di concentramento nazista nel 1945.

Secondo quanto scoperto finora, nel 1942 l' appartamento parigino di René Gimpel fu confiscato e saccheggiato dall'ambasciata tedesca, comprese 82 casse di opere d'arte che erano in magazzino. Nel 1944, la Gestapo sequestrò altre sue proprietà da una cassaforte di una banca a Nizza. Dopo un dura battaglia legale in Francia, agli eredi Gimpel sono stati restituiti sei dipinti, tre di Derain e un Monet, tutti da musei francesi o proprietari privati. La battaglia però continua e la famiglia sta ancora lavorando per acquisire centinaia di altre opere d'arte rubate al nonno.

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