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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Reuters: “I cercapersone esplosi in Libano erano stati messi in commercio direttamente dal Mossad”

I servizi segreti israeliani avevano ideato una vera e propria campagna di marketing per ingannare i controlli di Hezbollah e vendere loro i cercapersone carichi di esplosivo usati negli attentati del 17 e 18 settembre.
A cura di Davide Falcioni
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Le esplosioni simultanee dei cercapersone in Libano
Le esplosioni simultanee dei cercapersone in Libano
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Un’approfondita inchiesta giornalistica condotta dalla Reuters ha rivelato ulteriori inquietanti dettagli su una delle operazioni più devastanti mai subite da Hezbollah negli ultimi anni, ovvero l'attentato del 17 e 18 settembre 2024 in Libano, quando migliaia di cercapersone apparentemente innocui esplosero improvvisamente causando la morte di almeno 39 persone e il ferimento di oltre 3.400, per lo più civili.

Secondo l'indagine dell'agenzia stampa, l’operazione progettata ben dieci anni fa ma iniziata concretamente nel febbraio 2024, è stata orchestrata dall’agenzia di intelligence israeliana, il Mossad, la quale avrebbe manipolato i dispositivi elettronici acquistati da Hezbollah trasformandoli in piccoli ordigni potenzialmente letali.

I cercapersone, forniti dal produttore taiwanese Gold Apollo, sembravano normali modelli commerciali, nello specifico l’AR-924. Tuttavia, ogni dispositivo era stato manomesso affinché potesse contenere 6 grammi di esplosivo plastico, nascosto vicino alla batteria ricaricabile. La combinazione tra materiale esplosivo e composizione chimica della batteria ha aumentato il potenziale delle detonazioni, che hanno raggiunto l’equivalente di 40 grammi di esplosivo. Il diabolico sistema era racchiuso in una piccolissima custodia di plastica, rendendo difficile il rilevamento, anche tramite i controlli di sicurezza all’aeroporto Rafic Hariri di Beirut.

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Affinché l'attentato terroristico potesse andate a buon fine il Mossad ha dovuto escogitare anche un’ingegnosa copertura per mascherare le batterie incriminate, presentandole come un modello standard, denominato LIBT783, disponibile in commercio. Questo stratagemma – una vera e propria campagna di marketing – ha consentito all’intelligence dello stato ebraico di collocare i cercapersone modificati all’interno della catena di approvvigionamento senza destare sospetti. In particolare i servizi segreti israeliani hanno creato falsi shop online, pagine e post di recensioni del dispositivo che hanno tratto in inganno i responsabili della sicurezza di Hezbollah.

Il "partito di Dio" si sarebbe insospettito, notando un’anomalia, quando le batterie dei cercapersone hanno iniziato a scaricarsi più rapidamente del previsto, tuttavia le preoccupazioni si sono rivelate tardive. Il 17 settembre 2024, i cercapersone carichi di esplosivo sono stati attivati tramite un semplice messaggio di testo, causando esplosioni mortali tra i membri del gruppo e i civili vicini.

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