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Resti umani trovati a casa di un pedofilo: forse sono quelli di Leah, scomparsa tre anni fa

Leah Croucher, 19 anni era scomparsa nel 2019 a Milton Keynes. Il caso aveva scosso il Regno Unito, il fratello della giovane si è suicidato due anni dopo. Ora forse la svolta.
A cura di Biagio Chiariello
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Resti umani che si ritiene appartengano all'adolescente scomparsa tre anni, Leah Croucher, sono stati trovati nell'ex casa di un pedofilo condannato. I fatti risalgono al 2019, quando a Milton Keynes, comune di 200 mila abitanti a nord-est di Londra, la 19enne era sparita nel nulla.

Leah era uscita per andare al lavoro come ogni mattina ma non ci è mai arrivata. La famiglia diede subito l’allarme. Centinaia di agenti hanno lavorato con l'obiettivo di ritrovarla negli ultimi tre anni e mezzo, visionando 1.200 ore di telecamere a circuito chiuso e perlustrando 4.000 case.

Nella ricerca non è stata però coinvolta una villa da un mezzo milione di sterline a circa 20 minuti a piedi dalla casa di Leah, davanti alla quale la 19enne passava tutti i giorni sulla via del lavoro. Lì nei giorni scorsi alcuni addetti alle pulizie hanno trovato resti umani, avvertendo immediatamente la polizia.

Si è scoperto che in passato era stata l’abitazione di un noto pedofilo. L’identità dell’uomo non è stat rivelata dalla stampa britannica, ma il Daily Mail scrive che è stato condannato per violenze sessuali su due minorenni, una ragazza di 13 anni e una di 15; e che ha perfino partecipato a un documentario televisivo sui crimini di questo tipo.

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Ieri sera, il padre del pedofilo condannato ha detto al Times che la famiglia si era trasferita anni prima della scomparsa di Leah nel 2019, ma l'uomo viveva ancora nella zona ed era a conoscenza del caso. Sua madre ha ammesso che "non lo vedeva da anni".

Il caso della scomparsa di Leah peraltro nasconde un altro dramma. Due anni dopo la scomparsa, suo fratello si è suicidato, apparentemente per il dolore e la depressione scatenati da questa angosciante vicenda. “Se verrà arrestato il responsabile”, affermano i genitori di lei, “dovrebbe essere incriminato per la morte di entrambi i nostri figli”.

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