Reporter Usa arrestato, Blinken chiama Lavrov: “Detenzione inaccettabile: liberatelo subito”
Continua il braccio di ferro tra Mosca e Washington dopo l'arresto con l'accusa di spionaggio del reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich. Antony Blinken quest'oggi ha telefonato al ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov "per esprimere la profonda preoccupazione" degli Stati Uniti "per l'inaccettabile detenzione da parte della Russia di un giornalista americano".
Il segretario di Stato Usa ha inoltre chiesto il rilascio immediato sia del giornalista americano che di un altro americano, l'ex marine Paul Whelan, arrestato nel 2018 sempre con l'accusa di spionaggio e anch'egli "ingiustamente detenuto", come sottolineato da Blinken.
Secondo Lavrov però, il 31enne, figlio di immigrati fuggiti dall'Unione Sovietica, e arrestato il 29 marzo scorso avrebbe "raccolto informazioni classificate come segreti di stato sotto la copertura di giornalista". Il ministro degli Esteri russo ha poi spiegato nel suo colloquio telefonico che "sarà un tribunale a decidere la sua sorte".
Da Mosca sono giunte anche delle ammonizioni agli Stati Uniti accusati di aver creato troppo clamore sull'arresto di Gershkovich. Sono tante e continue infatti le manifestazioni di solidarietà e gli appelli per il rilascio del reporter che rischia 20 anni di carcere e che si teme verrà condannato.
La campionessa di basket americana, Brittney Griner, liberata dal carcere russo lo scorso 8 dicembre attraverso uno scambio con il ‘mercante di morte' Viktor Bout, ha rivolto un appello al presidente Usa affinchè "usi ogni strumento possibile" per riportare a casa Gershkovich. Mentre in una lettera aperta, pubblicata sul Wall Street Journal, 38 direttori di testate e media di tutto il mondo hanno posto la loro firma condannando l'arresto.
Nella lettera, diretta all'ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov hanno scritto: “L'arresto arbitrario e ingiusto di Gershkovich invia il messaggio che il giornalismo all'interno dei confini russi viene criminalizzato e che i corrispondenti stranieri che cercano di fare il loro lavoro dalla Russia non godono dei benefici dello stato di diritto".