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Regno Unito, proteste di estremisti di destra dopo l’uccisione di 3 bambine: assaltato hotel per migranti

Proteste violente dell’ultradestra nel Regno Unito, dopo l’uccisione di tre bambine accoltellate in strada da un 17enne a Southport, vicino Liverpool. Oltre 90 persone sono state arrestate ieri. I disordini sono stati particolarmente violenti a Hull, Liverpool, Bristol, Manchester, Stoke-on Trent, Blackpool e Belfast.
A cura di Annalisa Cangemi
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Proteste anti-immigrazione nel Regno Unito da parte di attivisti di estrema destra in diverse città. I disordini sono scoppiati dopo l'uccisione lunedì scorso di tre bambine accoltellate in strada da un 17enne a Southport, vicino Liverpool. Oltre 90 persone sono state arrestate nella giornata di ieri. Le rivolte sono state particolarmente violente a Hull, Liverpool, Bristol, Manchester, Stoke-on Trent, Blackpool e Belfast, con lanci di oggetti, saccheggi di negozi e attacchi alla polizia.

Ad uccidere le tre bambine a un evento di danza e yoga è stato un ragazzo, Axel Muganwa Rudakubana, nato nell’agosto del 2006 a Cardiff, nel Galles, da genitori provenienti dal Ruanda.

Fin dalle prime ore successive all'aggressione erano circolate fake news sull'identità dell'attentatore, indicato come vicino all'estremismo islamico. Erano stati diversi esponenti della destra a far circolare la voce che si chiamasse Ali Al-Shakati, che fosse arrivato nel Regno Unito su un barcone e che fosse già considerato pericoloso dalle forze dell'ordine. Per questo sono subito scoppiate proteste fomentate da gruppi di estrema destra come l'English Defence League (Edl), sigla islamofoba e anti-immigrazione. Per spegnere l'ondata d'odio sui social, contravvenendo alla legge inglese che lo vieta, il tribunale ha deciso di diffondere l’identità dell'omicida. Ma le proteste non si sono placate.

A Rotherham i manifestanti hanno lanciato bottiglie e rotto una finestra in un hotel che dovrebbe ospitare richiedenti asilo e sono andati allo scontro con la polizia, incendiando anche un bidone della spazzatura. Circa cento persone, che si sono radunate davanti all'Holiday Inn Express, hanno lanciato sedie e pali di recinzione di legno, hanno spruzzato estintori in faccia agli agenti, fuori dall'hotel. Alcuni poliziotti sono rimasti feriti. I violenti sono anche riusciti a entrare all'interno dell'edificio, dopo aver spaccato alcune finestre di vetro al piano inferiore dell'hotel con dei sassi.

Uno dei momenti dell'assalto all'hotel per migranti
Uno dei momenti dell'assalto all'hotel per migranti

Il primo ministro Sir Keir Starmer ha promesso di dare alle forze di polizia il "pieno sostegno" del governo per agire contro gli "estremisti" che tentano di "seminare odio". Gravi disordini anche a Liverpool, dove mattoni, bottiglie e un petardo sono stati lanciati contro la polizia; un agente è stato colpito alla testa quando è stata lanciata una sedia e un altro è stato preso a calci e buttato giù dalla sua moto.

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Ieri circa mille manifestanti anti-immigrazione, alcuni dei quali urlavano slogan islamofobi, si sono scontrati con gruppi antifascisti radunati vicino alla stazione di Lime Street di Liverpool all'ora di pranzo. La polizia in tenuta antisommossa ha lottato per tenere separate le due parti e sono stati chiamati rinforzi per cercare di mantenere l'ordine. I disordini sono continuati fino alle prime ore di stamattina, con petardi lanciati verso gli agenti di polizia.

Una biblioteca è stata incendiata nella zona di Walton della città, e i rivoltosi hanno cercato di impedire ai pompieri di spegnerla, ha affermato la polizia del Merseyside. Molti negozi sono stati saccheggiati e sono stati incendiati diversi bidoni della spazzatura, ha aggiunto. Anche qui diversi agenti sono rimasti feriti.

"Il disordine, la violenza e la distruzione non hanno posto qui nel Merseyside, men che meno dopo i tragici eventi che hanno avuto luogo a Southport lunedì. Coloro che hanno adottato questo comportamento non portano altro che vergogna a se stessi e a questa città", ha detto il vice capo della polizia locale Jenny Simms.

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