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Covid 19

Regno Unito, ora si teme per la variante sudafricana: test su 80mila persone

Nel Regno Unito sono stati individuati finora 105 casi di positività alla variante sudafricana di coronavirus ma a preoccupare sono in particolare 11 di questi, scoperti in Inghilterra del sud, che riguardano persone che non risultano avere viaggiato o avuto contatti recenti con stranieri, segno che la circolazione del ceppo potrebbe essere già in stato avanzato.
A cura di Davide Falcioni
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Come se non bastasse la variante inglese, che tra l'inizio di dicembre 2020 e l'inizio di gennaio 2021 ha causato un picco di contagi e vittime di Covid-19, il Regno Unito deve ora fare i conti anche con la mutazione sudafricana: nel paese infatti sono stati individuati finora 105 casi ma a preoccupare sono in particolare 11 di questi, scoperti in Inghilterra del sud, che riguardano persone che non risultano avere viaggiato o avuto contatti recenti con stranieri, segno che la circolazione del ceppo potrebbe essere già in stato avanzato. Lo ha sottolineato il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri a Downing Street sulla pandemia. Hancock si è impegnato ad "agire con rigore" per arginare l’ulteriore minaccia e ha confermato il via a una campagna di tamponi porta a porta offerti per ora a 80.000 persone.

Secondo il professor  Calum Semple, membro dello Scientific Advisory Group for Emergencies (Sage), è necessaria una "significativa riduzione" delle persone che entrano nel paese per combattere la variante del coronavirus sudafricana, anche se chiudere completamente i confini non è un'opzione praticabile. "Sarebbe molto semplice chiudere l'Isola di Mann, ma la Gran Bretagna è un paese di transito ed è impossibile chiudere tutti i confini. È necessario limitare la libertà di movimento dei cittadini, ma abbiamo pur sempre bisogno di importare merci indispensabili quindi non possiamo sigillare le nostre frontiere".

Nel frattempo ieri nel Regno Unito è stato annunciato il picco minimo da quasi due mesi per i nuovi positivi e i decessi giornalieri per Covid, seppure vada considerato qualche possibile ritardo statistico parziale sui dati raccolti nel weekend. Secondo il Ministero della Salute l'ultimo  lockdown sta continuando a far diminuire gradualmente, così come l’incremento dei ricoveri negli ospedali.

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