Regno Unito, Liz Truss in crisi: il ministro delle finanze Kwasi Kwarteng si dimette
Cade la prima testa a Londra dopo il caos finanziario delle ultime settimane: il Cancelliere dello Scacchiere (il ministro dell’economia britannico, ndr) Kwasi Kwarteng si è dimesso dopo 37 giorni dalla nascita del nuovo governo guidato da Liz Truss, diventando di fatto il ministro delle Finanze in carica per meno tempo nel governo britannico dal lontano 1970.
Al suo posto arriva Jeremy Hunt, ex ministro degli Esteri e segretario alla Sanità, molto vicino a Rishi Sunak che aveva conteso a Truss la leadership dei conservatori.
Kwarteng ha pagato la mini-finanziaria di cui era stato artefice, con la quale il governo britannico aveva annunciato tagli alle tasse per 45 miliardi di sterline: una manovra subito bocciata dai mercati, in assenza di adeguate coperture.
La premier britannica ha annunciato in conferenza stampa a Downing Street di voler fare marcia indietro, ancora una volta nell'ambito della controversa mini-manovra, sull'abolizione dell'incremento sulla corporation tax dal 19 al 25% a partire dall'anno prossimo, che quindi ci sarà come stabilito dal precedente governo.
"È chiaro che parti del nostro budget sono andate oltre e più rapidamente delle attese del mercato quindi dobbiamo per questo agire ora per rassicurare i mercati circa il nostro impegno alla disciplina fiscale", ha Liz Truss in una conferenza stampa a Downing Street in cui ha confermato le dimissioni forzate di Kwasi Kwarteng e la nomina di Jeremy Hunt come nuovo ministro delle finanze.
"Caro Kwasi, sono profondamente dispiaciuta per averti perso dal governo”, si legge nella lettera della premier in risposta Kwarteng in cui quest’ultimo annunciava di lasciare la poltrona di Ministro delle Finanze. Truss afferma che Kwarteng ha assunto il suo ruolo in “tempi straordinariamente difficili” e “di fronte a forti venti contrari globali”. Truss si dice sicura del fatto che Kwarteng continuerà a sostenere la comune missione per ridurre le tasse, alzare i salari e far crescere l’economia. E così conclude: “Grazie per il tuo servizio a questo Paese e per la tua grande amicizia e sostegno”.