Regno Unito, 32enne accusa dolori dopo aver fatto giardinaggio: “Tagliatemi via la gamba”
Un dolore così forte da indurlo a chiedere ai medici che gli tagliassero via la gamba. Nathan Davies, 32enne britannico, è stato costretto a sottoporsi ad una serie di operazioni di emergenza dopo che le vesciche causate da una pianta che aveva toccato si erano infettate. Durante l’intervento chirurgico i medici sono stati costretti ad aprirgli la gamba dalla calotta del ginocchio fino all’osso della caviglia ed ora il ragazzo potrebbe aver bisogno di innesti cutanei aggiuntivi. A un certo punto gli fu anche detto che non sarebbe più stato in grado di camminare qualora l’infezione si fosse estesa al polpaccio. “Indossavo pantaloncini corti perché era una giornata calda. Stavamo tagliando le siepi e le piante, al solito sono tornato a casa con qualche taglio e qualche graffio, ma non ci ho pensato più di tanto“ racconta Nathan, di Ammanford, in Galles. Il 32enne stava facendo giardinaggio con suo padre domenica 20 maggio. Tuttavia, dal martedì seguente, alcune vesciche avevano iniziato a comparire sulla gamba. “Sembravano ustioni. Ho cercato di non mostrarlo, perché a casa ho un bambino piccolo. Così ho cercato di far finta di non avere dolore e l’ho coperto con i pantaloni“ ricorda.
Venerdì scorso però la situazione si è aggravata e Nathan è finito al pronto soccorso di Llanelli dove gli sono stati dati alcuni antibiotici e gli è stato detto di tornare a casa. Ad un certo punto però un medico gli ha dato un’occhiata alla gamba “e mi ha detto che avevo bisogno di un intervento d’emergenza. Circa 20 minuti dopo ero in sala operatoria” spiega il 32enne. Le vesciche sulle gambe di Nathan erano state gravemente infettate. La sua pelle era stata letteralmente mangiata da un batterio. “Una parte di me vuole solo tagliare la gamba via dal ginocchio. Non ho mai provato così tanto dolore in vita mia” dice ora il ragazzo, che ora è ancora in ospedale in attesa di un terzo intervento, sempre in attesa di scoprire se ha bisogno dell’innesto cutaneo. “Ho provato a camminare per la prima volta l’altra notte, ma sono crollato sul pavimento. I medici mi hanno detto che se l’infezione si fosse diffusa al polpaccio, avrei potuto perdere i muscoli e avrebbero dovuto amputarmi entrambe le gambe” conclude affranto.