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Red Bull non “mette le ali”, paga 13 milioni di dollari per spot ingannevole

L’azienda ha patteggiato in una class action intentata dai consumatori americani.
A cura di Antonio Palma
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La Red Bull non “mette le ali” come recita invece uno dei suoi slogan più famosi e per questo dovrà pagare un salatissimo risarcimento ai clienti per pubblicità ingannevole. L'azienda austriaca che produce la famosa bevanda energetica era stata chiamata in giudizio da alcuni consumatori statunitensi che avevano intentato una class action contestando l'inganno della pubblicità della Red Bull che prometteva appunto di migliorare la concentrazione e la velocità di reazione. Dopo un complesso procedimento giudiziario, il gruppo ha deciso di cedere e ha patteggiato con i consumatori una risarcimento di 13 milioni di dollari per pubblicità ingannevole oltre al pagamento delle spese processuali per circa 4,75 milioni di dollari. La notizia è stata confermata dalla stessa Red Bull che in una breve nota ha spiegato di aver scelto la via della transazione “per evitare un lungo e caro iter giudiziario negli Usa".

"Marketing sempre umoristico ma veritiero"

I consumatori che hanno fatto causa all'azienda avevano rimarcato la mancanza di un supporto scientifico alle promesse fatte negli spot e l’uso forviante di parole come “ali” e “dare la carica” che darebbero ai consumatori l’impressione, solo apparente, di ricevere un rafforzamento psicofisico. "Negli spot tutti gli atleti testimonial dell’azienda dicono di aver migliorato le proprie prestazioni grazie a Red Bull ma non è vero" ha attaccato uno dei consumatori che ha avviato la class action. La Red Bull dal suo canto ha sottolineato di aver deciso di risolvere la controversia solo per questioni burocratiche e di non esser pentita degli spot perché "il marketing è sempre stato umoristico, ma veritiero e corretto”. Ad ogni modo chiunque negli Usa abbia acquistato almeno una Red Bull tra gennaio 2002 e il 3 ottobre 2014 e può dimostrarlo ha tempo fino a marzo 2015 per richiedere un indennizzo che consiste in un rimborso di 10 dollari in contanti oppure prodotti Red Bull per un valore di 15 dollari con spese di spedizione a carico dell’azienda.

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