Recuperato il relitto del sommergibile Titan: “All’interno trovati presunti resti umani”
La Guardia costiera statunitense ha trovato e recuperato i resti del Titan, il sommergibile affondato nell'Atlantico a giugno e diretto verso il relitto del Titanic. Al suo interno sarebbero stati rinvenuti anche dei presunti resti umani, forse appartenenti ai cinque passeggeri deceduti all'interno del mezzo. Lo ha riferito il servizio stampa del dipartimento.
"Gli ingegneri della sicurezza della Commissione investigativa sugli incidenti marittimi della Guardia costiera degli Stati Uniti hanno individuato e rimosso i rimanenti relitti del Titan e le prove dal fondo dell'Oceano Atlantico settentrionale", si legge nella nota.
La Guardia Costiera ha osservato che gli esperti hanno inviato frammenti al porto "per la catalogazione e l'analisi". Nella dichiarazione si legge anche che i sospetti resti umani sono stati inviati ai medici per essere analizzati.
Il disastro del Titan
Il sottomarino della società Ocean Gate Expeditions, utilizzato per portare turisti a visitare il relitto del Titanic sul fondo del mare, era scomparso il 19 giugno con cinque persone a bordo facendo scattare una massiccia operazione di ricerca e salvataggio nell'Oceano Atlantico.
A dare la notizia era stata la guardia costiera statunitense alla Bbc e le autorità della guardia costiera di Boston avevano fatto subito scattare le procedure di salvataggio del sommergibile che aveva lasciato il giorno prima la Polar Prince, la nave di appoggio, perdendo poi i contatti un’ora e 45 dopo l’inizio dell’immersione.
Dopo 4 giorni di ricerche, tempo in cui si sarebbero esaurite le riserve di ossigeno, i cinque passeggeri sono stati dichiarati morti. Il 22 giugno, accanto ai resti del Titanic, erano stati ritrovati dei detriti riconducibili al Titan e alcuni sospetti resti umani.
Chi erano i passeggeri del sommergibile
Sono cinque le persone morte a bordo del Titan, il sottomarino della Ocean Gate Expeditions, utilizzato per portare turisti a vedere il relitto del Titanic di cui si erano perse le tracce nell'Oceano Atlantico: il miliardario britannico Hamish Harding, l'esperto di Titanic Paul-Henri Nargeolet, il ceo della stessa Ocean Gate Stockton Rush, l'uomo d'affari Shahzada Dawood, e suo figlio Suleman di 19 anni.
I cinque sono scomparsi nel fondo dell'Oceano dopo che il sommergibile è imploso durante la discesa e i loro corpi non sono stati ritrovati.