Rapito da bambino in California, ritrovato 73 anni dopo. La nipote: “Non ci siamo mai arresi”
"Sono sempre stata determinata a trovarlo". Lo ha detto in un'intervista Alida Alequin, 63 anni, la nipote di Luis Armando Albino, l'uomo rapito all'età di 6 anni mentre giocava in un parco della California nel 1951 e ritrovato 73 anni dopo grazie all'aiuto di un test del Dna online, vecchie foto e ritagli di giornale.
La donna, con l'aiuto della polizia, dell'FBI e del Dipartimento di giustizia, ha rintracciato lo zio che viveva sulla costa orientale degli Stati Uniti. La nipote ha raccontato che suo zio, quando si sono incontrati, "mi ha abbracciata e mi ha detto ‘Grazie per avermi trovato‘, dandomi poi un bacio sulla guancia".
Secondo quanto è stato ricostruito, il 21 febbraio 1951 una donna aveva portato via Albino, che all'epoca aveva solo 6 anni, dal parco di West Oakland, dove stava giocando con il fratello maggiore, promettendogli che gli avrebbe comprato delle caramelle.
La donna, dopo averlo rapito, lo aveva portato in aereo sulla costa orientale, dove era stato affidato a una coppia che lo ha cresciuto come se fosse il loro figlio. Per oltre 70 anni Albino è risultato scomparso, ma è sempre rimasto nei cuori della sua famiglia.
La madre dell'uomo è morta nel 2005, ma non ha mai perso la speranza che suo figlio fosse vivo. La polizia di Oakland ha riconosciuto che gli sforzi di Alida "hanno svolto un ruolo fondamentale nel ritrovamento dello zio".
La prima conferma dell'ipotesi che suo zio potesse essere ancora vivo è arrivata nel 2020 quando, "solo per divertimento", ha detto la nipote, ha fatto un test del Dna online. Questo aveva dato una corrispondenza del 22% con un uomo che alla fine si è rivelato essere proprio lo zio. All'epoca però lei e i familiari non avevano ricevuto risposta.
All'inizio del 2024 hanno ricominciato a cercare. Durante una visita alla biblioteca pubblica di Oakland hanno raccolto altri elementi e si sono recati alla polizia di Oakland. Gli agenti hanno rintracciato il 79enne sulla costa orientale (non sono stati dati ulteriori dettagli) e ha fornito un campione di Dna, poi confrontato con quello della sorella, la madre di Alida.
Il 20 giugno gli investigatori si sono recati a casa loro, ha raccontato ancora la nipote, e hanno comunicato che era stato trovato suo zio. "Non abbiamo iniziato a piangere finché gli investigatori non se ne sono andati", ha detto Alida. "Ho preso le mani di mia madre e ho detto: ‘L'abbiamo trovato'. Ero felicissima".
Pochi giorni dopo, con l'assistenza dell'FBI, Luis è stato portato a Oakland per incontrare i membri della sua famiglia, mentre il 25 giugno Alida ha accompagnato sua madre e il suo nuovo zio a casa di Roger, il fratello di Luis Albino.
"Si sono abbracciati e si sono stretti forte, a lungo. Si sono seduti e hanno semplicemente parlato", ha detto, ricordando il giorno del rapimento e il servizio militare che entrambi hanno prestato. Luis è rientrato sulla costa orientale, ma è tornato di nuovo per una visita di tre settimane nel mese di luglio. È stato l'ultima volta che ha visto Roger, morto ad agosto.
"Chissà che la mia storia non possa aiutare altre famiglie che stanno attraversando la stessa cosa. – ha detto ancora la nipote – Vorrei dire loro: ‘Non arrendetevi'".