video suggerito
video suggerito

Rapiscono e torturano per 48 ore giovane coetaneo disabile in diretta su Facebook

La polizia di Chicago ha arrestato 4 giovani afroamericani, due ragazzi e due ragazze, che nei video delle violenze diffusi online gridavano contro il 18enne frasi del tipo e “F****lo i bianchi” e “F****lo Donald Trump”.
A cura di Antonio Palma
19 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Attirato in una trappola, sequestrato per due giorni, umiliato e deriso e infine torturato in diretta Facebook da suoi coetanei in quanto disabile mentale e bianco. È l'assurda storia di orrore che arriva da Chicago, nello staro dell'Illinois, in Usa, dove la polizia ha fermato quattro giovani afroamericani, due ragazzi e due ragazze, accusati  delle violenze su un 18enne con problemi mentali.  Il ragazzo era sparito domenica pomeriggio senza lasciare tracce e per questo la famiglia lo stava cercando preoccupata per il suo stato di salute quando martedì pomeriggio alcuni agenti di pattuglia si sono imbattuti per caso nel giovane. Il 18enne, di cui era stata denunciata la scomparsa, vagava sanguinante e in stato confusionale per strada con addosso solo dei pantaloncini.

Interrogato sull'accaduto, il giovane con il suo racconto ha fatto emergere i primi particolari dell'episodio e l'agghiacciante verità dietro la sua sparizione. Era stato sequestrato da quattro coetanei che si sono divertiti a torturarlo per ore strappandogli, tra le altre cose, anche una parte del cuoio capelluto. Secondo la polizia locale, il 18enne conosceva almeno uno dei suoi aguzzini, un ex compagno di scuola che l'avrebbe attirato in trappola. Dopo averlo immobilizzato e tenuto in ostaggio per 48 ore, i quattro aguzzini hanno poi filmato le violenze in un video in diretta di circa mezz'ora.

Nel filmato i quattro gli spengono addosso sigarette, lo prendono a calci e lo costringono a bere acqua del water deridendolo e insultandolo continuamente con riferimenti anche al colore della pelle e al presidente eletto Donald Trump con frasi del tipo e "F****lo i bianchi" e "F****lo Donald Trump". Durante le indagini poi sarebbero emersi altri video delle sevizie, messi sui social e poi rimossi. Per questo il reato è stato inserito tra i "crimini d’odio" dalla polizia locale che parla di "episodio sconvolgente" per la comunità.

19 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views