Raid israeliano su Beit Lahiya, a Nord di Gaza: bombardato condominio occupato da sfollati, almeno 109 morti
Strage oggi nel Nord della Striscia di Gaza, dove è stato colpito da un raid israeliano un condominio di 5 piani occupato da sfollati. È successo nella città di Beit Lahiya: al momento il bilancio è salito a 109 morti, secondo quanto riferito dal Servizio civile palestinese di emergenza, come confermato da Al Jazeera.
Si ritiene che molte vittime siano ancora intrappolate sotto le macerie e sono in condizioni critiche. Alcune state schiacciate dal peso dei grandi pezzi di cemento che sono crollati sulle loro teste mentre dormivano. Molte delle persone uccise nell'attacco sono donne e bambini, tra cui molti minori di 13 anni, ha riferito l'agenzia palestinese WAFA, citando i medici locali. Il condominio ospitava circa 200 sfollati. Israele non ha commentato l'attacco.
Molti feriti sono stati portati al vicino ospedale Kamal Adwan. Il direttore Hossam Abu Safiya ha detto che la struttura sta avendo difficoltà a gestirli perché molti medici sono stati arrestati fra venerdì e lunedì dall’esercito israeliano, che aveva fatto un’incursione nella struttura nell’ambito di una più ampia operazione militare nel nord della Striscia, in corso da quasi tre settimane.
Negli ultimi giorni la cittadina a Nord di Gaza, infatti, è stata più volte presa di mira dalle operazioni israeliane. Tel Aviv ha aumentato le sue azioni militari in quest'area nell'ultimo mese nel tentativo di impedire ad Hamas di riorganizzarsi nell'enclave dopo più di un anno di combattimenti.
Da allora, il ministero della Salute afferma che centinaia di persone sono state uccise e più di 60mila sono state sfollate in base agli ordini di evacuazione. Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha avvertito la scorsa settimana che la "devastazione e privazione diffuse" causate dalle operazioni militari di Israele nel nord di Gaza hanno reso la vita "insostenibile" per la popolazione locale.