Ragazzo nero ucciso in Usa, sindaco difende poliziotto: “Ha agito per difendersi”

Avrebbe agito per salvare la sua vita il poliziotto 34enne che due giorni fa ha sparato e ucciso un ragazzo di 18 anni afroamericano. A sostenerlo è il sindaco di Berkeley, nella cui giurisdizione ricade l'omicidio avvenuto a St. Louis, nel Missouri, a pochi chilometri da Ferguson. Il sindaco Theodore Hoskins, anche lui afroamericano, ha quindi difeso l’operato della polizia. L’uomo ha fatto le sue condoglianze alla famiglia di Antonio Martin, ma ha aggiunto che a suo parere l'ufficiale avrebbe "agito per salvare la sua vita". Stessa versione data dalla polizia che a poche ore dall’omicidio aveva fatto sapere che l’agente aveva aperto il fuoco perché temeva per la propria vita visto che il 18enne Antonio Martin era armato.

Berkeley ha un capo della polizia afroamericano

La polizia per avvalorare la propria ricostruzione dell'episodio ha anche diffuso un video in cui si vede la vittima armata. La polizia ha diffuso i filmati da tre diverse angolature dalle quali sembra che il ragazzo punti l'arma conto l'agente che a quel punto fa fuoco. Nella zona comunque non sono mancate manifestazioni contro la polizia, nonostante a differenza di Ferguson, dove morì l’altro ragazzo 18enne Michael Brown, Berkeley ha un capo della polizia nero e anche i responsabili del governo locale sono in prevalenza afroamericani.