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Come capire se tuo figlio è un jihadista: l’infografica francese che fa discutere

Secondo i detrattori, il messaggio della campagna è semplicistico, se non allarmistico. Bersaglio del dileggio in Rete uno dei disegni dell’infografica: una “X” sopra ad una baguette.
A cura di Redazione
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La lotta al terrorismo si fa anche con l'informazione, ma la campagna promossa dal governo francese ha sollevato diverse critiche Oltralpe dopo la pubblicazione di un'infografica accusata di divulgare messaggi semplicistici. L'attentato alla redazione del Charlie Hebdo e il successivo sequestro in un negozio kosher a Parigi hanno palesato al governo francese l'urgenza di affrontare la lotta al terrorismo anche attraverso strumenti di informazioni rivolti ai cittadini francesi di seconda e terza generazione. Per lo scopo sono stati investiti circa 430 milioni di euro per la campagna "Stop Jihadismo", nella quale rientra l'infografica dal titolo "Radicalismo jiahdista: i primi segnali di allerta". Vengono elencati nove comportamenti sospetti che sintetizziamo di seguito:

  1. Allontanamento dalla cerchia dei vecchi amici,
  2. Rifiuto dei familiari,
  3. Cambiamento improvviso delle abitudini alimentari,
  4. Abbandono della scuola o della formazione professionale,
  5. Non ascoltare più musica,
  6. Non guardano più la televisione, né vanno al cinema,
  7. Non svolgono più attività sportiva perché sono misti,
  8. Cambiano l'abbigliamento,
  9. Frequentano assiduamente i siti e gli ambienti sociali a carattere radicale o estremista.
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La maggior parte dei punti elencati può apparire scontata, altri invece sono stati accusati di semplificare e di generare un allarmismo eccessivo. In particolare il punto 3, associato all'immagine di una baguette, ha scatenato ira ed ironia della rete, tra chi, twittando, sintetizza: "Il governo francese ci invita a diffidare di chi rifiuta le baguette" e "Genitori francesi: se vostro figlio rifiuta la baguette, fondamentalmente sono già a metà strada verso la Jihad". Una nota tuttavia spiega che "per reclutare adolescenti e giovani adulti, di entrambi i sessi, i gruppi terroristi adoperano una vera e propria tecnica di manipolazione mentale. E' questa una strategia che porta il reclutamento ad assomigliare ad una forma di indottrinamento settario. Queste tecniche mirano a portare questi giovani al rifiuto graduale del loro ambiente, ad isolarli e quindi sottoporli all'influenza di discorsi radicali volti a convincerli". Un isolamento che coinvolge familiari, amici e, appunto, "abitudini alimentari".

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