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Guerra in Ucraina

Quasi 700 studenti indiani sono intrappolati in Ucraina senza cibo e acqua: “Beviamo la neve”

Circa 700 studenti indiani sono intrappolati nel seminterrato di un ostello a Sumy, in Ucraina, vicino al confine con la Russia. Non hanno più acqua.
A cura di Giacomo Andreoli
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Fonte: Cnn
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Ci sono circa 700 studenti indiani intrappolati nel seminterrato di un ostello universitario a Sumy, in Ucraina, vicino al confine con la Russia. Lì i militari di Mosca stanno lanciando diversi attacchi aerei e i ragazzi, spaventati, escono raramente. Le difficoltà sono tante, ma la principale è trovare cibo e acqua. Per questo due ragazze hanno inviato un video alla Cnn in cui fanno vedere come raccolgono la neve per berla.

I giovani continuano a sperare in un rapido intervento del governo indiano e dell'ambasciata di Nuova Delhi, che continuano a promettere una rapida evacuazione. Evacuazione che, però, non è ancora arrivata. "Le bombe russe hanno colpito vicino al nostro ostello– racconta una delle due ragazze nel video- e non abbiamo né l'elettricità né l'acqua. Per questo stiamo prendendo la neve da terra e la stiamo bevendo direttamente, senza riscaldarla". La giovane dice poi sconvolta che non sa per quanto la situazione continuerà ad andare in questo modo.

Gli indiani fanno parte di un ampio gruppo di quasi 1300 studenti, provenienti da vari Paesi del mondo. Alcuni di loro, allo scoppio della guerra, avevano acquistato cibo per una settimana, convinti di essere evacuati entro sette giorni. A nove dall'inizio del conflitto, però, non è accaduto ancora nulla di tutto ciò.

Shivangi Shibu, che viene da Patna, nel Bihar e studia medicina, ha raccontato al sito indiano Thefederal.com che i ragazzi dipendono "da quello che ci danno la gente del posto, le organizzazioni non governative e i volontari. A seconda della situazione, a volte ci forniscono patate, carote e qualche pacchetto di riso e farina. Mangiamo quasi una volta al giorno e anche questo dipende dalla disponibilità di cibo”. I ragazzi, quindi, hanno paura di non riuscire a sopravvivere al di là delle bombe e dei missili russi. "Sembra che moriremo di fame e sete" dicono terrorizzati.

L'unica soluzione possibile per salvarli sembra farli evacuare attraverso la Russia, vicinissima a Sumy. Il confine occidentale più vicino dista infatti oltre mille chilometri.

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