Quanti soldati russi sono morti davvero nei primi 11 mesi di guerra in Ucraina

Secondo lo stato maggiore delle forze armate ucraine a partire dal 24 febbraio dello scorso anno sono morti 123.860 soldati e ufficiali russi. Ai decessi – sempre secondo l'Ucraina – andrebbe aggiunta la distruzione di 3.175 carri armati, 6.334 veicoli corazzati da combattimento, 2.169 sistemi di artiglieria, 292 aeroplani, 282 elicotteri, 1.902 droni e 18 imbarcazioni.
Ma si tratta di numeri reali, o di dati funzionali a tenere alto il morale delle truppe ucraine e dei civili asserragliati da quasi un anno nelle città? A questa domanda hanno provato a rispondere la BBC russa e il sito di giornalismo investigativo Mediazone, che il Cremlino considera "agente straniero", dunque tutt'altro che un media amico.
BBC: "Dall'inizio della guerra confermiamo 12.225 soldati russi morti"
Ebbene, al 23 gennaio BBC e Mediazone sono stati in grado di confermare 12.225 soldati e ufficiali russi morti, quasi un decimo rispetto ai decessi comunicati da Kiev: "Facciamo affidamento solo su rapporti di morte confermati, quindi i dati raccolti non riflettono il livello reale delle vittime. Partiamo dal presupposto che il nostro elenco possa contenere almeno il 40-60% in meno dei caduti rispetto a quelli effettivamente morti", chiariscono le due testate giornalistiche in un articolo pubblicato tre giorni fa, spiegando di aver analizzato la situazione soprattutto prendendo in esame i cimiteri di 60 insediamenti russi.

Pertanto, considerando i decessi accertati e quelli stimati, "la Russia potrebbe aver perso almeno 24mila uomini". A questi vanno aggiunti i feriti, i dispersi e tutti coloro che sono stati messi fuori combattimento. Si arriva così a 110mila soldati, dato ricavato a partire dalle stime dello United States Naval Research Laboratory, secondo il quale – ad ogni soldato russo morto durante la guerra in Ucraina – andrebbero aggiunti mediamente tre feriti e mezzo. Questa cifra non include coloro che hanno combattuto con le "milizie popolari" di Donetsk e Luhansk.
Decessi in aumento tra i mobilitati e i detenuti mandati a combattere
La gran parte delle perdite, secondo BBC e Mediazone, si sono verificate tra uomini mobilitati negli ultimi mesi e sottoposti a un addestramento molto frettoloso e superficiale. Molti decessi anche tra i mercenari del gruppo Wagner, in particolare tra i detenuti usciti dalle prigioni per arruolarsi e andare a combattere in Ucraina: "Negli ultimi due mesi, c'è stato un forte aumento del numero di segnalazioni di detenuti morti in Ucraina combattendo come membri del Wagner PMC. Un esempio lampante è il cimitero nel villaggio di Bakuskaya, nel territorio di Krasnodar. Vi sono sepolti i prigionieri che, per vari motivi, sono stati sepolti qui, e non nella loro regione natale. Il 20 dicembre sono state contate 47 tombe, ma il 15 gennaio erano già 180".

1.627 ufficiali russi morti: tra loro anche 4 generali
Secondo l'analisi indipendente della BBC dei 12.225 soldati russi identificati morti in Ucraina, 1.627 – pari quasi al 15% – sono ufficiali. Tra loro c'erano quattro generali e 52 colonnelli. Si tratta di perdite particolarmente alte soprattutto tra i giovani graduati, "che hanno dovuto prendere le principali decisioni tattiche sullo svolgimento delle battaglie. La maggior parte di questi erano ragazzi di 21-22 anni con grado di tenente, inesperti ma già costretti a decidere come raggiungere gli obiettivi fissati dal comando". Secondo gli analisti che hanno condotto lo studio la Russia è entrata in guerra con una grave carenza di personale addestrato. Di conseguenza molti comandanti sono costretti a partecipare alle battaglie insieme ai soldati e al pari dei sergenti, prendendo parte attivamente ai combattimenti. Questo spiega il numero elevato di ufficiali caduti nei primi 11 mesi del conflitto.