Quando si assegna il Nobel per la Pace 2022: i possibili candidati, da Greta Thunberg a Zelensky
Domani, venerdì 7 ottobre, l'Accademia Svedese annuncerà il vincitore del Premio Nobel per la Pace 2022. Quest'anno sono stati presentati 343 candidati al premio (14 in più rispetto allo scorso anno, di cui 251 nomi individuali e 92 organizzazioni internazionali), la cui cerimonia di assegnazione si terrà il prossimo 10 dicembre a Oslo, in Norvegia.
La candidatura al Premio Nobel per la Pace può essere presentata da un qualunque soggetto che rientri nell'elenco previsto dalla Fondazione del Nobel. Chiunque, almeno in teoria, può essere nominato: gli "aventi diritto" non devono sottostare a particolari vincoli nell'indicare un possibile candidato. Le "nominations" non possono essere rivelate dalla Fondazione prima che siano trascorsi 50 anni.
A differenza degli altri premi Nobel, quello per la Pace viene assegnato in Norvegia e non in Svezia perché all'epoca dell'istituzione dei riconoscimenti, nel 1900, i due Paesi erano ancora uniti.
Quando viene assegnato il premio Nobel per la Pace 2022 e come funziona
Nella prima riunione del Comitato Nobel, dopo la scadenza del 1° febbraio per le candidature, il Segretario Permanente del comitato presenta l'elenco dei candidati per l'anno in corso. Il Comitato può in tale occasione aggiungere alla lista ulteriori nominativi. Con questo passaggio si chiude l'iter di nomina ed inizia la discussione dei singoli candidati. Il Comitato elabora la cosiddetta "short list", ovvero l'elenco dei candidati selezionati per una considerazione più approfondita. La short list contiene tipicamente da venti a trenta candidati.
I candidati della short list vengono poi presi in esame dai consiglieri permanenti del Nobel Institute. Oltre al direttore dell'istituto e al direttore della ricerca, il corpo dei consiglieri è generalmente composto da un piccolo gruppo di professori universitari norvegesi con un'ampia esperienza in aree tematiche attinenti al premio. Questi di solito hanno un paio di mesi per redigere i loro rapporti. Occasionalmente, in questa fase vengono richiesti contributi anche ad altri esperti norvegesi o stranieri.
Quando le relazioni dei consulenti sono state presentate, il Comitato per il Nobel avvia un'approfondita discussione sui candidati più probabili. Di norma, il Comitato prende una decisione solo nell'ultima riunione prima dell'annuncio del Premio all'inizio di ottobre. Il Comitato cerca sempre di raggiungere l'unanimità. Nelle rare occasioni in cui ciò si rivela impossibile, la selezione viene decisa a maggioranza semplice.
Da Greta Thunberg a Zelensky, i possibili candidati al Nobel per la Pace 2022
Secondo alcune indiscrezioni rilanciate da esperti, il favorito per la vittoria del Nobel per la Pace 2022 sarebbe il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Non mancano però le critiche da parte di chi contesta la sua candidatura, sottolineando la sua volontà di non scendere a patti con Mosca.
Un altro nome caldo è quello del massimo oppositore politico di Putin in Russia: Alexey Navalny. L'attivista è stato arrestato dalle autorità di Mosca a febbraio del 2021, ufficialmente con l'accusa di frode, dopo essere sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento avvenuto durante un volo.
Tra i possibili vincitori c’è anche l’oppositrice bielorussa in esilio, Svetlana Tikhanovskaya. Dopo l'arresto del marito lo scorso anno, la donna ha di recente preso il suo posto come leader dell’opposizione bielorussa al presidente Alexander Lukashenko.
Tra le fila dei papabili anche diversi nomi di attivisti per il clima. Greta Thumberg, leader del movimento per il clima "Fridays For Future", è il primo di questa lista. Dopo elezioni che hanno visto la vittoria dell’estrema destra in Svezia, la 19enne ha twittato invitando a "resistere, difendere l'antifascismo, l'antirazzismo e la giustizia climatica”.
Poi, c'è un "collega" di Greta, meno noto al grande pubblico rispetto all'attivista svedese: Chibeze Ezekiel. Attivista per l'ambiente di 43 anni, nel 2020 Ezekiel ha vinto il Goldman Environmental Prize, il massimo riconoscimento per gli ecologisti, al termine di una lunga battaglia con il governo per l'annullamento della costruzione di una centrale a carbone da 700 megawatt in Ghana.
Chi ha vinto il premio Nobel per la Pace lo scorso anno
Nel 2021 il Premio Nobel per la Pace è andato alla giornalista filippina Maria Ressa e al collega russo Dmitry Muratov. L'Accademia Svedese ha deciso di assegnare loro il prestigioso premio "per i loro sforzi di salvaguardare la libertà di espressione, che è precondizione della democrazia e di una pace duratura".
Ressa, fondatrice del quotidiano online filippino "Rappler", è stata più volte incarcerata per essere stata una delle voci più critiche nei confronti del presidente filippino Duterte. È una delle 25 figure di spicco della "Commissione per la democrazia e l'informazione" della ong "Reporter senza Frontiere".
Muratov è invece uno dei fondatori e caporedattori di "Novaja Gazeta", giornale russo indipendente noto per le sue inchieste sulle violazioni dei diritti umani in Russia e per le dure critiche sull'operato del presidente Vladimir Putin.
La redazione di Novaja Gazeta è stata chiusa lo scorso marzo dalle autorità russe, dopo l'approvazione di una legge da parte del Cremlino che prevede pene detentive contro chiunque contesti la campagna militare del presidente russo.