Quando sapremo i dati dell’affluenza alle elezioni USA 2024: gli orari Stato per Stato
Sono attualmente in corso le elezioni presidenziali 2024 negli Stati Uniti, dove si stanno sfidando i due candidati, l'ex presidente repubblicano Donald Trump e la vicepresidente democratica Kamala Harris.
Secondo gli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto nei singoli Stati, sarà testa a testa fino all’election day. Determinante sarà l'esito delle votazioni nei famosi Swing States, gli Stati in bilico: Michigan, Georgia, Arizona, Pennsylvania, Wisconsin, Nevada e North Carolina. Dove né Donald Trump né Kamala Harris possono contare su un bacino di voti sicuro.
Negli Usa l'elezione del Presidente (e del suo vice) è indiretta. Gli elettori, infatti, non nominano personalmente una persona, ma piuttosto danno indicazione dell'affiliazione politica del loro Stato eleggendo dei loro rappresentanti, i cosiddetti ‘Grandi Elettori‘.
Questi formano il Collegio elettorale responsabile della designazione ufficiale del Presidente. Nel Collegio ci sono 538 Grandi Elettori e per vincere il candidato presidenziale ha bisogno del supporto di 270. Il numero di elettori è proporzionale alla popolazione di ogni Stato, con un minimo di tre.
È possibile che il candidato con il maggior numero di voti popolari non sia quello con il maggior numero di voti dei Grandi Elettori. Quindi, vince la presidenza chi ottiene il sostegno dei 270 grandi elettori, anche se non conquista la maggioranza nazionale dei voti popolari.
Per conoscere i primi risultati dell'elezione e i dati sull'affluenza bisogna tenere presente che negli Stati Uniti i seggi non chiudono tutti alla stessa ora dato che le operazioni sono di competenza dei governi statali e ogni Stato ha una gestione a sé. Si inizierà con la chiusura dei primi distretti in Indiana e Kentucky alla mezzanotte italiana. Gli ultimi a chiudere saranno quelli in Alaska alle 7 del mattino (sempre ora italiana, ndr).
Di seguito, invece, ci sono gli orari in cui chiuderanno i seggi negli Stati che potrebbero regalare delle sorprese durante queste elezioni 2024: Georgia ore 1.00; North Carolina e Ohio ore 1.30; Florida, Maine, Pennsylvania, New Hampshire ore 2.00; 3.00: Michigan, Minnesota, Wisconsin, Texas, Arizona ore 3.00; Iowa e Nevada ore 4.00.
Dopo la chiusura dei seggi, inizierà il conteggio delle preferenze, che dovrà concludersi entro l'11 dicembre. Il 17 dello stesso mese si esprimeranno i Grandi Elettori. Teoricamente, alcuni di loro potrebbero votare per un candidato diverso rispetto a quello per cui sono stati eletti (un'eventualità avvenuta molto raramente in passato).
Il 6 gennaio si riunirà quindi il Congresso per contare i voti. Al termine il vicepresidente in carica, in qualità di presidente del Senato, proclamerà chi saranno presidente e vicepresidente. Infine, il 20 gennaio c'è l‘Inauguration day, con i vincitori che prestano giuramento e diventano ufficialmente presidente e vicepresidente degli Stati Uniti.
A prescindere da questa time line ufficiale, già nella notte elettorale inizieranno ad arrivare i primi dati (e potenzialmente anche il nome del futuro presidente). I principali media americani analizzano infatti i dati elettorali in tempo reale, monitorandoli e confrontandoli con trend elettorali e dati storici, riuscendo così a fare delle proiezioni sull'andamento del voto.
Alcuni dati sull'affluenza sono stati diffusi anche prima del 5 novembre. Ci sono Stati Usa, infatti, dove esiste la possibilità di esprimere il voto anticipato per posta o di persona. Secondo l'Election Lab dell’Università della Florida, al 28 ottobre il numero dei votanti ha raggiunto quasi i 50 milioni (47.482.355). Di persona, avvalendosi delle speciali urne messe a disposizione negli Stati dove è disponibile, le schede sono state 24.298.083. Via posta invece ne sono arrivate altre 23.257.476.
Nel 2020 ci fu il record di affluenza alle urne negli Stati Uniti, quando Joe Biden ha sconfitto Donald Trump e oltre il 66% della popolazione votante si è recata alle urne. In genere, le elezioni presidenziali negli Stati Uniti generano un'affluenza tra il 55 e il 60%.
I precedenti record sono stati stabiliti nel 1960 (63,8%) quando Kennedy batté Nixon, nel 1964 (62,8%) quando Johnson sconfisse Goldwater e nel 1952 (62,3%) quando Eisenhower vinse contro Stevenson. Nel 2008, quando Obama venne eletto nella sfida contro McCain, l'affluenza fu del 61,6%.