“Quando guarderete questo video, sarò morto”: uomo si suicida per denunciare la repressione in Iran
Mohammad, uno studente iraniano di 38 anni, si è suicidato ieri pomeriggio a Lione, in Francia, per denunciare la repressione in corso nel suo Paese d’origine da parte del regime.
L’uomo si è gettato nel fiume Rodano, dove è annegato, ma poco prima di togliersi la vita ha pubblicato un video sulla sua pagina Instagram chiedendo di mantenere alta l'attenzione su quello che sta accadendo in Iran, Paese scosso da oltre 100 giorni da cortei e manifestazioni dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne curdo-iraniana deceduta dopo essere stata arrestata per non aver indossato in modo corretto il velo.
Come ha confermato la polizia lionese l'iraniano è stato trovato annegato nel tardo pomeriggio di ieri. I vigili del fuoco hanno recuperato il suo corpo e hanno tentato disperatamente di rianimarlo senza però riuscirci.
Nel video, il 38enne racconta di vivere a Lione dal 2019 e spiega: "La polizia sta attaccando le persone [in Iran], abbiamo perso molti figli e figlie, adolescenti, persino bambini, quindi dobbiamo fare qualcosa. Decido di suicidarmi nel fiume Rodano, è come una sfida per dimostrare che noi, popolo iraniano, siamo molto, molto stanchi di questa situazione. Decidiamo di cambiare paese". E ancora, rivolgendosi agli spettatori: "Quando guaderete questo video, sarò morto".
Come racconta il quotidiano Le Progres ieri, 26 dicembre, intorno alle 18 e 30 dei passanti hanno notato un uomo che stava per tuffarsi nelle gelide acque del fiume Rodano e hanno cercato, invano, di dissuaderlo.
Estremamente determinato, l'uomo si è gettato nel corso d'acqua ed è velocemente andato a fondo. Dopo oltre mezz'ora di ricerche, i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scoperto il suo corpo bloccato in acqua tra i rami e l'hanno portato a riva. Purtroppo i tentativi di rianimarlo non hanno avuto successo e la morte è stata dichiarata sul luogo dell'annegamento.