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Guerra in Ucraina

Quando arriveranno i carri armati Challenger 2 promessi all’Ucraina

I carri armati donati a Kiev dal Regno Unito arriveranno sul fronte ucraino prima dell’estate. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa britannico Ben Wallace: “Maggio o probabilmente verso Pasqua”.
A cura di Susanna Picone
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I quattordici carri armati Challenger 2 donati dal Regno Unito arriveranno in Ucraina "prima dell'estate". È quanto ha dichiarato il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, rispondendo alle domande dei parlamentari. Il ministro non ha fornito un calendario preciso, ma ha dichiarato che i carri armati potrebbero arrivare entro Pasqua.

Il governo di Rishi Sunak ha accettato di inviare quattordici carri armati Challenger 2 in Ucraina per aiutare il Paese di Zelensky a combattere contro la Russia. A una domanda alla Camera dei Comuni su quando i tank arriveranno in Ucraina, Wallace ha risposto appunto che "sarà prima dell'estate, o maggio, probabilmente verso Pasqua".

Il ministro ha anche spiegato che motivi di sicurezza gli hanno impedito di stabilire il calendario dell'addestramento per le forze ucraine sull'uso dei carri armati.

Intanto, sembra tramontare la prospettiva che l'Ucraina riceva i caccia degli alleati. Dagli Stati Uniti il presidente Biden ha chiarito nelle ultime ore di non voler fornire F-16 a Kiev. Biden, ricorda la Cnn, aveva già detto in più occasioni che gli aerei non sono sul tavolo.

Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha precisato che una decisione sarà presa solamente in "pieno coordinamento" con la Nato. "È il momento sbagliato" per discuterne, ha detto nel frattempo la portavoce del governo tedesco Christiane Hoffmann. Meno categorica la Francia di Macron che per il momento non ha escluso nulla.

Dall'Italia invece si fa più concreta la fornitura a Kiev dei sistemi di difesa antiaerea Samp/T: "È probabile che verranno inviati", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che prima verrà informato il Parlamento dal ministro della Difesa Crosetto.

La decisione di inviare carri armati a Kiev "non è un'escalation", ma "la risposta alla decisione della Russia" di procedere a una escalation di "massacri e spargimenti di sangue contro obiettivi civili" in Ucraina. È quanto ha detto il portavoce della Commissione Europea per gli Affari Esteri Peter Stano. L'Ue, ha aggiunto, dato che la Russia "non cessa la sua aggressione illegale contro l'Ucraina, deve aiutare Kiev a difendersi. L'Ucraina sta difendendo il suo territorio e il suo popolo da un'aggressione, il cui obiettivo ultimo è distruggere il Paese e la nazione".

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