Quando arriverà il via libera dell’Europa allo status di candidato alla Ue dell’Ucraina
L'ok all'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea potrebbe arrivare a breve. Secondo Bloomberg, che cita fonti accreditate, la Commissione potrebbe dare il via libera allo status di candidato all'ingresso nell'Ue a Kiev già la prossima settimana. Tuttavia, Bruxelles dovrebbe vincolare il suo sì all’accelerazione del processo a una serie di riforme per rafforzare la tutela dello Stato di diritto e la normativa anticorruzione del Paese invaso dalla Russia.
Sul parere della Commissione europea circa la richiesta di adesione dell'Ucraina all'Ue "abbiamo lavorato senza sosta per essere in grado di darlo in tempo per il Consiglio europeo. Ci sarà una settimana tra l'adozione dell'opinione e il Consiglio europeo" del 23 e 24 giugno, ha detto il portavoce della Commissione Ue Eric Mamer nel punto stampa quotidiano dopo aver ricordato che lunedì prossimo ci sarà un dibattito di orientamento al riguardo in Consiglio e in seguito all'esito di questo il capo di gabinetto fisserà l'agenda della Commissione per avere il parere al collegio in settimana. "La Commissione sta dando la sua opinione in un tempo record, solitamente richiede tempi molto molto lunghi per essere preparata. E sarà data solo poche settimane dopo che l'Ucraina ha risposto alle domande della seconda parte del questionario – ha aggiunto -. È corretto dare alla Commissione un po' di tempo per finalizzare la sua valutazione su quello che politicamente e tecnicamente è un tema molto importante e delicato".
Il 28 febbraio scorso, a soli quattro giorni dall’inizio dell’invasione russa del territorio ucraino, l'Ucraina aveva trasmesso a Bruxelles la sua domanda di adesione. L’ingresso di un Paese terzo nell’Ue prevede una lunga serie di passaggi, il primo dei quali è la richiesta del Consiglio europeo alla Commissione di lavorare a un parere sulla candidabilità dello Stato in questione. Questo primo passaggio in media richiede otto mesi di tempo, ma per Kiev il Consiglio ha deciso in pochissimi giorni chiedendo all’esecutivo europeo di mettersi subito al lavoro sul dossier.
La Commissione ha quindi sottoposto una serie di questionari al governo ucraino per valutarne la conformità allo status di Paese candidato ed ha annunciato che avrebbe formulato un parere proprio entro giugno. Nel frattempo, inoltre, tra i governi nazionali sono sorti alcuni dubbi, come quello del presidente francese, Emmanuel Macron, secondo il quale non si può aprire il processo di adesione all’Ue per un Paese in guerra. Addirittura, aveva dichiarato in un discorso al Parlamento Ue a Strasburgo all'inizio di maggio, "ci vorranno decenni prima che l'Ucraina venga accettata nell'Unione Europea".