Quando andare a scuola può essere pericoloso
La determinazione per arrivare a scuola di questi bambini e adolescenti lascia senza fiato. Dalla Cina all'Indonesia, passando per le Filippine o la Colombia, andare a scuola è un’avventura rischiosa. E’ il caso degli studenti del villaggio di Genguan, nel sud-ovest della Cina. Qui, 49 alunni di una scuola elementare sono costretti a camminare in fila indiana lungo un sentiero di mezzo metro di larghezza scavato sul lato di una scogliera. Il percorso, un canale di irrigazione costruito 40 anni fa, si snoda attraverso pericolosi passaggi collinari e gallerie scavate nella roccia ma questa “scorciatoia” permette agli alunni di giungere in tempo al suono della campanella. L’unica rassicurazione per i genitori: è lo stesso preside della scuola ad accompagnare gli scolari lungo il sentiero.
Sempre in Cina per i bambini del villaggio di Atuleer – chiamato il Villaggio dell’Abisso, perché circondato da gole – l'unica via per andare a scuola è scalare una montagna. Hanno tra gli 8 e i 15 anni però dimostrano un grande coraggio ad arrampicarsi su una parete verticale alta 800 metri grazie a una rete di scale a pioli fissate nella roccia. Per fortuna non devono farlo tutti i giorni ma solo due volte al mese quando fanno ritorno alle loro case dal convitto in cui studiano.
Anche in Indonesia raggiungere la scuola non è così semplice come prendere lo zainetto ed aspettare l’autobus. I temerari bambini di Sumatra devono attraversare un fiume su quello che resta di un ponte crollato per le piogge, sospesi ad un’altezza di quasi dieci metri. I venti scolari del villaggio di Batu Busuk una volta superato questo ostacolo devono camminare per altri undici chilometri attraverso la foresta prima di arrivare a lezione nella loro scuola di Padang. Non solo gli unici studenti a dover fare delle acrobazie. Anche in un altro villaggio indonesiano, i bambini devono oltrepassare il fiume Ciberang in quel che resta di un ponte in acciaio.
Nelle Filippine, invece, gli studenti usano delle camera ad aria degli pneumatici per attraversare il fiume nel loro cammino verso la scuola in un remoto villaggio nella provincia di Rizal, a est della capitale Manila. E non sempre è possibile usare questo sistema di navigazione. Quando il fiume è ingrossato dalle forte piogge, gli scolari sono costretti a saltare le lezioni e devono rifugiarsi in casa di parenti. Al fine di rendere il passaggio più semplice, veloce e sicuro, è stata promossa una petizione al governo locale per mettere ai ragazzi di raggiungere la scuola su un ponte sospeso.
In Vietnam, nel distretto di Minh Hoa sono un po’ più sfortunati e decine di bambini oltre alle normali ore di lezione devono fare anche un po’ di nuoto: attraversano un fiume impetuoso profondo venti metri e largo quindici. E lo fanno ogni giorno. Caldo o freddo. Al fine di evitare che i vestiti e i libri si bagnino, gli studenti li mettono in grandi sacchi di plastica che servono anche a tenerli a galla durante l’attraversata. Durante la stagione delle piogge, il fiume si ingrossa troppo e la corrente potrebbe trascinarli via per cui devono rinunciare ad assistere alle lezione per un mese.
La sete di apprendimento non ferma neanche i ragazzi in Nepal. Un sistema chiamato ponti “gongola” trasporta gli studenti da un capo all'altro dei fiumi ai piedi dell’Himalaya. Diverse Ong si sono occupate negli ultimi anni di offrire a questi adolescenti le necessarie misure di sicurezza per poter attraversare senza pericolo, assicurando così il loro diritto all'istruzione.
Un metodo simile è stato realizzato anche in Colombia dove i bambini che abitano sulle pendici boscose della valle del Rio Negro, a sud di Bogotà, attraversano il canyon lungo un cavo d’acciaio lungo 800 metri. Questo è l’unico modo che hanno per raggiungere la scuola, aggrappati ad una carrucola a 400 metri d’altezza. Il loro “viaggio” dura solo un minuto a 50 chilometri all'ora. Un ramo a forma di un quadrilatero costituisce un rudimentale freno. Quando piove, i cavi sono troppo scivolosi per essere usati e i bambini sono costretti a rimanere a casa. Questi ragazzi sono davvero disposti a tutto pur di imparare.