Quali sono le sanzioni contro la Russia e perché ne arriveranno altre
Le prime sanzioni sono già state approvate, altre ne arriveranno. La decisione di Vladimir Putin di invadere, di fatto, l'Ucraina, oltrepassando il confine nella zona del Donbass, ufficialmente per una missione di pace nelle due repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk, ha scatenato la reazione della comunità internazionale. Sono arrivate condanne durissime da tutto l'Occidente, ma sulle sanzioni siamo ancora in alto mare, almeno per quanto riguarda l'Unione europea. Le prime conseguenze sono state annunciate da un comunicato firmato dal segretario di Stato americano, Antony Blinken, che – in sostanza – spiega che il presidente Biden ha firmato un primo pacchetto di sanzioni. Al momento si può considerare praticamente irrisorio.
Blinken ha condannato la decisione di Putin, così come la scelta di invadere quei territori annunciata durante il suo discorso alla nazione: "È l'ennesimo esempio della mancanza di rispetto del diritto internazionale da parte del presidente russo". Poi ha annunciato: "Il presidente Biden firmerà un ordine esecutivo che vieterà tutti i nuovi investimenti, scambi e finanziamenti da parte di cittadini statunitensi verso, da o nelle cosiddette regioni dell'Ucraina delle ‘Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk'. Continueremo a coordinarci con l'Ucraina, i nostri alleati e partner per adottare le misure appropriate in risposta a questa azione non provocata e inaccettabile della Russia".
Le sanzioni americane – che più che leggere, al momento, sono inconsistenti – sono solo il primo passo. Si attende un'azione coordinata tra Unione europea e Stati Uniti, ma il problema è trovare l'accordo, soprattutto a livello comunitario. L'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha annunciato ieri sera che le sanzioni sono pronte. Poi, questa mattina, ha detto che già oggi pomeriggio saranno adottate le prime sanzioni: "Si terrà un Consiglio degli Affari Esteri e sono certo del voto unanime dei Paesi membri".
Coordinata con Usa, Canada e Regno Unito, l'Unione europea punta a colpire la Russia sul settore tecnologico. L'obiettivo è impedire a Mosca di ottenere tutta la componentistica che le serve per l'ammodernamento del Paese, dallo Spazio al 5G. Su questo punto sono tutti d'accordo. Poi bisogna capire se e come si può procedere su altri piani. Non è un segreto che in ballo c'è anche la questione energetica, che interessa particolarmente il nostro Paese. La Russia fornisce il 40% del gas europeo. Se le sanzioni dovessero concentrarsi sul settore energetico, le conseguenze potrebbero essere devastanti anche per i Paesi europei.