La mappa delle nuove città ucraine sotto attacco dell’esercito russo
L'avanzata russa in Ucraina prosegue inesorabilmente, con le truppe di Mosca che nelle ultime ore, a distanza di 15 giorni dal 24 febbraio che ha segnato l'inizio del conflitto, tentano di allargare ad ovest la loro azione. Nelle scorse ore il Ministro della Difesa Russo ha confermato, come da notizie di alcuni media locali, le incursioni aeree e i bombardamenti sulle città di Lutsk e Ivano-Frankivsk, rispettivamente a nord-ovest e sud-ovest del territorio ucraino. Il generale d'armata Sergej Kužugetovič Šojgu ha parlato chiaramente di attacchi a lungo raggio con armi di precisione che hanno colpito gli aeroporti militari delle due città.
La Russia punta a ovest dell'Ucraina
Si tratta di una svolta importante per l'azione russa, con la chiara intenzione di puntare esplicitamente alla parte ovest dell'Ucraina, finora risparmiata. Le mosse di Mosca fino a questo momento si erano infatti mosse su tre direttrici principali: una che punta a Kiev per l'obiettivo sostanziale della deposizione del governo guidato da Zelensky; quella da nord e sud est per il Donbass verso la parte centrale del paese e quello che da sud, ovvero quella Crimea diventata territorio russo nel 2014, prova a prendere controllo pieno del Mar Nero.
La resistenza ucraina
Ciò che ha evidentemente stupito in queste settimane, è stata la tenacia e la resistenza delle forze militari ucraine. Una tenacia che ha dilatato le aspettative russe per una guerra lampo che puntasse a chiudersi in pochi giorni. La resistenza che gli ucraini hanno opposto ai russi, hanno restituito la percezione di un popolo che si è compattato attorno alle forze armate locali e devono aver creato una demoralizzazione che ha fatto emergere anche qualche problema strategico e logistico. Non a caso, negli ultimi giorni si sono intensificati attacchi che hanno colpito luoghi civili (il caso dell'ospedale di Mariupol è il più eclatante) con l'obiettivo di demoralizzare la stessa popolazione che sta contribuendo alla resistenza. Allo stesso tempo, dopo 15 giorni di combattimenti inattesi e duri, non si può dire che le forze ucraine non risentano di stanchezza. Appare piuttosto chiaro che l'avanzata andrà avanti e che i russi continuino ad avere, dal punto di vista strettamente militare, una potenza soverchiante rispetto a quella ucraina.