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Covid 19

Quali sono le aziende che stanno obbligando i dipendenti a vaccinarsi contro il Covid

Quali sono le grandi aziende Usa che hanno imposto ai propri dipendenti l’obbligo di vaccino per tornare in ufficio? Adobe è l’ultimo colosso tech in ordine cronologico ad aver introdotto il provvedimento, ma prima ci sono state anche Ibm, United Airlines, Microsoft e Apple: ecco l’elenco completo.
A cura di Ida Artiaco
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Vaccino obbligatorio per poter lavorare. Mentre in Italia continuano le proteste per l'obbligo di Green pass per l'accesso ad aziende e uffici, sia pubblici che privati, negli Stati Uniti un numero crescente di imprese ha chiesto ai propri dipendenti di farsi vaccinare contro il Covid. Complice l'ordine del presidente Biden, che prevede l'obbligo di vaccino per i dipendenti federali e per chiunque collabori col governo, non ammettendo l'alternativa di sottoporsi regolarmente al tampone, sono sempre di più quelle che hanno già reso operativo il provvedimento, soprattutto del settore tecnologico. Sempre l'amministrazione Biden ha infatti raccomandato a tutte le aziende con più di 100 dipendenti di richiedere ai loro impiegati il certificato vaccinale. L'ultima in ordine di tempo è stata Adobe, che proprio ieri ha fatto sapere che bloccherà lo stipendio dei lavoratori statunitensi non vaccinati. Ecco gli esempi più importanti.

Adobe

Come abbiamo visto, Adobe è stata l'ultima azienda in ordine temporale ha decretare l'obbligo di vaccino per i proprio dipendenti. Un'email della Chief people office Gloria Chen, trapelata e resa nota dalla Cnbc, ha rivelato che i dipendenti statunitensi che entro l'8 dicembre non avranno ricevuto la loro dose di vaccino saranno lasciati a casa, senza stipendio. Il provvedimento riguarderebbe solo una piccola parte dei lavoratori, dal momento che oltre il 93% in tutto il Paese ha già ricevuto almeno la prima dose del vaccino. La stessa comunicazione spiega che Adobe richiede l'immunizzazione a seguito dell'ordine esecutivo dell'amministrazione Biden, secondo cui ogni partner e appaltatore del governo deve assicurare che i dipendenti abbiano almeno iniziato il ciclo vaccinale previsto.

Ibm

Obbligo di vaccinazione a partire da questo mese anche per i lavoratori di Ibm. I dipendenti devono aver completato il ciclo vaccinale entro l’8 dicembre. Chi non aderirà, ha comunicato l’azienda, verrà messo in congedo non retribuito. Saranno tuttavia prese in esame, così come in Adobe, richieste di esenzione per motivi religiosi e medici.

United Airlines

La compagnia di volo già all’inizio di agosto ha chiesto a tutti i suoi dipendenti negli Stati Uniti di vaccinarsi contro il Covid-19. A fine settembre ha fatto sapere che è stata avviata la procedura, negoziata con i sindacati, di licenziamento per 593 dipendenti che non hanno presentato la prova dell’avvenuta vaccinazione.

Facebook e Google

Anche Facebook e Google hanno imposto l'obbligo di vaccinazione per tornare nei loro uffici, ma la loro è una posizione più "soft" rispetto a quelle delle altre aziende: in alcuni casi, però, sono previsti stipendi più bassi per i lavoratori che decidono di rimanere in smart working. Sempre Google ha spiegato di essere favorevole ad un modello di lavoro agile che prevede tre giorni in presenza in ufficio e due da casa, mentre Mark Zuckerberg ha ricordato ai suoi dipendenti che possono continuare a lavorare da remoto se la loro mansione lo consente. Addirittura Twitter ha comunicato che tutti i suoi lavoratori potranno lavorare per sempre in smart, anche quando l'emergenza sanitaria sarà finita, ma per coloro che tornano in presenza è fatto obbligo di presentare il certificato di vaccinazione.

Apple

Il colosso di Steve Jobs ha chiesto ai dipendenti di comunicare il proprio status vaccinale. Solo chi risulterà vaccinato contro il Covid potrà avere libero accesso agli uffici. Tuttavia, coloro che non sono vaccinati, dovranno ricorrere al tampone ogni volta che dovranno recarsi fisicamente al lavoro. Gli impiegati vaccinati dovranno invece sottoporsi al test rapido antigenico una volta alla settimana. A partire dal gennaio 2022 ogni dipendente dovrà lavorare i presenza almeno tre giorni a settimana.

Microsoft

Obbligo di vaccino anche per i dipendenti Microsoft da settembre negli uffici Usa. A coloro che hanno figli piccoli che non possono essere vaccinati o che devono assistere familiari fragili è concesso lo smart working fino a gennaio 2022. "A partire da settembre, richiediamo la prova della vaccinazione per tutti i dipendenti, i fornitori e tutti gli ospiti che accedono agli edifici Microsoft negli Stati Uniti", ha affermato il colosso di Redmond.

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