Quali sono i paesi europei con il più alto tasso di mortalità per Covid-19
Era il 14 settembre. L'estate era agli sgoccioli e in Italia la seconda ondata appariva a molti come un nero presagio ancora molto lontano e forse persino improbabile: virologi e scienziati si alternavano nelle trasmissioni televisive e se molti mettevano in guardia da una possibile recrudescenza dei contagi, altri sostenevano che il virus era "clinicamente morto" e aveva ormai perso gran parte del suo potenziale. Quel 14 settembre però Hans Kluge, direttore per il Vecchio Continente dell'Organizzazione mondiale della Sanità, pronosticò chiaramente quello che sarebbe avvenuto due mesi più tardi: "In ottobre e novembre, vedremo più mortalità in Europa, sarà difficile", disse nel corso di una conferenza stampa, per poi aggiungere: "È un momento in cui i paesi non vogliono sentire queste brutte notizie, e capisco". In realtà la sua previsione si basava sull'osservazione della curva epidemiologica, che era tornata a crescere in Francia e Spagna. Due mesi dopo l'Europa è il continente più colpito dalla seconda ondata. I morti sono migliaia ogni giorno. Ecco i paesi in cui il Covid-19 si sta dimostrando più letale, calcolando la media dell'ultima settimana.
Belgio
All'undici novembre il Belgio era uno dei paesi con il tasso di mortalità (diverso da quello di letalità) più alto d'Europa e pari a 16,5 decessi per milione di abitanti, e nonostante la flessione della curva epidemiologica registrata negli ultimi giorni, in particolar modo tra il 31 ottobre e il 6 novembre. Come riporta Le Soir, la media dei contagi è scesa sotto i 9.000 casi al giorno: precisamente 8.260 casi rilevati rispetto ai 9.487 della settimana precedente. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria il Belgio ha fatto registrare 520.393 casi per un totale di 13.891 morti. Il paese conta una popolazione di "appena" 11,5 milioni di abitanti.
Repubblica Ceca
Peggio del Belgio in Europa fa solo la Repubblica Ceca: qui, infatti, i morti sono 19 per milione di abitanti calcolando la media mobile dell'ultima settimana. Eppure il paese si era distinto durante la prima ondata ed era stato indicato come uno di quelli che avevano meglio domato la pandemia, tanto che a luglio si tenne un vero e proprio brindisi di "addio al Covid-19" con una tavolata lunga mezzo chilometro imbandita sul Ponte Carlo. A quattro mesi di distanza la Repubblica Ceca è il paese in cui ci si ammala più velocemente e in cui il tasso di mortalità è il più alto d'Europa.
Bosnia
Fino al 13 ottobre l'andamento dei contagi in Bosnia si era mantenuto abbastanza lineare con alcune centinaia di casi al giorno, poi vi è stato un repentino aumento ed oggi il paese ha un tasso di mortalità di 15,15 decessi per milione di abitanti (media settimanale). Complessivamente in Bosnia dall'inizio dell'emergenza sanitaria sono stati registrati 69.625 contagi e 1.808 decessi. Il virus ha colpito anche il primo ministro Zoran Tegeltija, isolato nella sua casa con sintomi lievi.
Macedonia del Nord
Il piccolo stato dei Balcani è alle prese con un importante aumento dei contagi. Il tasso di mortalità è qui di 10,56 decessi per milione di abitanti. In Mecedonia del Nord sono stati 43.835 i contagi dall'inizio della pandemia mentre i decessi sono stati 1.238. Numeri decisamente bassi rispetto a quelli di molti altri paesi europei, ma considerato che la popolazione è di appena 2.059.000 abitanti.