Quali sono i paesi europei che stanno avendo un boom di contagi e decessi Covid
È un'Europa spaccata a metà dal punto di vista epidemiologico quella che emerge dai dati degli ultimi giorni: mentre alcuni Paesi come l'Italia, la Spagna e la Francia vedono un incremento pressoché stabile della curva dei contagi Covid e un aumento della percentuale di popolazione vaccinata, in altri, concentrati soprattutto ad Est, si sta registrando una nuova ondata di infezioni e di morti che sta costringendo i governi locali ad adottare nuove misure restrittive per arrestare la circolazione del virus. È il caso di Bulgaria, Romania e Polonia, dove lo scetticismo legato alla campagna di vaccinazione e la variante Delta stanno provocando il collasso dei sistemi sanitari. Ma non solo: il trend è in crescita anche in Germania e nei Paesi Bassi. Vediamo cosa sta succedendo nel dettaglio.
Situazione catastrofica in Europa dell'Est: tornano restrizioni e lockdown
La situazione peggiore è quella che si registra nei paesi dell'Est Europa. In Bulgaria, che ha annunciato sabato che è sul punto di inviare all'estero i pazienti Covid mentre una quarta ondata ha travolto il suo sistema ospedaliero, oggi si è registrato un record di casi e decessi: il Paese è secondo nella triste classifica Ue per morti legati al Covid nell'ultimo mese e all'ultimo posto per popolazione immunizzata, con solo il 21%. Di fronte all'aumento delle infezioni e alla bassa adesione alla campagna di vaccinazione, le autorità hanno reso obbligatorio il Green pass per accedere alla maggior parte dei luoghi pubblici al chiuso. Il governo, dal canto suo, non ha escluso misure più rigide se non dovesse calare la pressione sul sistema ospedaliero. Male anche la Romania, dove da ieri è tornato il coprifuoco notturno e sono state le chiuse le scuole per almeno una settimana. Da settimane Bucarest registra quotidianamente fra i 15mila e i 20mila nuovi contagi, con centinaia di decessi, anche fino a 500, ed anche qui la pressione sugli ospedali è alle stelle con numerosi pazienti che sono stati trasferiti nella vicina Ungheria per ricevere le cure. Ancora, in Polonia nell'ultima settimana i contagi sono aumentati del 90% rispetto ai 7 giorni precedenti, mentre in Ucraina, dove pure è stato registrato oggi record di vittime con 734 morti in 24 ore, il ministro della Salute ha fatto un appello ai residenti a farsi vaccinare per fermare la nuova ondata. Infine, in Lettonia, dove c'è una incidenza di 1.406 infezioni ogni 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni, è tornato il lockdown.
L'epidemia riprende a correre anche in Germania e nei Paesi Bassi
Ma l'epidemia di Covid-19 è in ripresa anche in alcuni Paesi dell'Europa centrale. È il caso della Germania, dove il tasso di incidenza a sette giorni ha raggiunto 106 per 100mila abitanti sabato per la prima volta da maggio, confermando un aumento dei nuovi casi nel Paese. Tuttavia, il governo tedesco si aggrappa al numero relativamente basso di ricoverati per evitare di imporre nuove misure restrittive. Negli ultimi sette giorni il tasso di ricoveri ogni 100mila persone è stato di 2,68, mentre il 65,6% della popolazione risulta aver completato il ciclo vaccinale. Lo stato di emergenza nazionale, in vigore dal 28 marzo 2020, dovrebbe finire per legge il 25 novembre, ma sono in molti a chiedere al Parlamento nazionale di votarne una proroga. Allerta anche nei Paesi Bassi. In Olanda, con un tasso di vaccinazione al 68,3% ma tassi di infezione in rapida crescita, si sta valutando di ripristinare le restrizioni abolite un mese fa, il 25 settembre, mentre in Belgio il governo ha avvertito che bisogna "prepararsi ad affrontare la quarta ondata di Covid-19". Aumento dei contagi anche in Austria, dove nei giorni scorsi ha fatto discutere la proposta avanzata dal premier di un lockdown per soli non vaccinati se si arriverà ad una certa soglia di occupazioni dei posti letto in terapia intensiva.