Quali sono i Paesi europei a maggior rischio Covid e in cui tornano restrizioni e coprifuoco
L'Europa ripiomba nell'incubo contagi Covid-19 alla vigilia delle vacanze estive. Complice la diffusione della variante Delta (ex indiana), in alcuni Paesi si sta assistendo ad una risalita della curva epidemiologica, con tanto di indice Rt ed incidenza in aumento, che stanno costringendo i governi locali a introdurre nuove misure restrittive per fermare la trasmissione dell'infezione. E tutto ciò nonostante le campagne di vaccinazione, che pure procedono a ritmo a sostenuto ma che, secondo gli esperti, devono essere accelerate per consentire a quante più persone possibile di raggiungere la massima e completa protezione vaccinale, anche tra i giovanissimi. Ecco, allora, quali sono i Paesi europei che al momento sono a maggior rischio Covid.
Spagna
La situazione più difficile è nella Penisola Iberica. Sia in Spagna che in Portogallo sono aumentate le zone rosse, ad alta incidenza Covid, come appare nell'ultima mappa realizzata dall'Ecdc, che classifica le zone a maggiore o minore pericolo di diffusione del Coronavirus. Dopo il maxi focolaio scoppiato a Maiorca, dove migliaia di giovani si erano radunati a metà giugno per festeggiare la fine dell'anno scolastico, al momento tra le zone più a rischio, oltre alle Baleari, c'è la Catalogna. Qui discoteche e altri locali notturni saranno chiusi nel fine settimana e sarà necessario esibire un certificato vaccinale per poter accedere a qualunque evento all'aperto che coinvolga più di 500 persone. "La pandemia non è finita e abbiamo ancora segmenti significativi della popolazione che non hanno ricevuto il vaccino", soprattutto fra i giovani, ha detto Patricia Plaja, portavoce del governo regionale catalano (Generalitat). Per questo la Francia ha sconsigliato ai propri cittadini di scegliere la Spagna come meta per le proprie vacanze, mentre la Germania ha dichiarato tutto il Paese zona a rischio.
Portogallo
Non va meglio nel vicino Portogallo, in particolare nell'area di Lisbona e Porto dove galoppa la variante Delta. Da venerdì 2 luglio è tornato in vigore il coprifuoco con un divieto di circolazione fra le 23 e le 5 di mattina. È stata anche estesa ad altri 16 comuni la limitazione degli orari di apertura dei bar e dei ristoranti, che interessava già Lisbona, alle 22.30 in settimana e alle 15.30 il weekend. Inoltre, per i turisti, sia stranieri che portoghesi di ritorno in patria per soggiornare in albergo devono presentare un test negativo, un attestato vaccinale o la prova di una recente guarigione. Lo stesso provvedimento vale anche per altri tipi di alloggi, quali Airbnb.
Malta
A Malta, dopo che in nove scuole di lingue sono scoppiati altrettanti focolai, il governo ha deciso di vietare l'ingresso sull'isola a chi non è completamente vaccinato, oltre a evitare le vacanze studio a partire dal 14 luglio. Tra i cluster individuati, anche quello che ha interessato un gruppo di studenti italiani e le loro guide, tra cui 21 persone sono risultate positive e una settantina circa sono rimaste bloccate in un Covid Hotel in attesa di terminare la quarantena pur essendo negativi al tampone.
Olanda
La variante Delta si sta rapidamente diffondendo anche nei Paesi Bassi, motivo per il quale il premier Mark Rutte ha annunciato una serie di nuove restrizioni anti Covid fra le quali la chiusura dei ristoranti a mezzanotte e delle discoteche. "Il tasso dei contagi sta esplodendo, soprattutto a causa della variante Delta, molto contagiosa", ha affermato Rutte in una conferenza stampa. "Se non facciamo nulla il ritmo aumenterà ancora e, quindi, dobbiamo agire subito per interrompere una rapida diffusione del virus", ha aggiunto osservando che "in questo momento abbiamo una nuvola davanti al sole".