video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Quali sono i Paesi che dipendono di più dal grano russo e ucraino (e che rischiano la carestia)

Secondo il World Food Program in Africa orientale, dove grano e prodotti a base di grano rappresentano un terzo del consumo medio di cereali, il 90% delle importazioni proviene da Russia e Ucraina.
A cura di Davide Falcioni
217 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nella stragrande maggioranza dei Paesi europei il dibattito sulla guerra in Ucraina è ancora incentrato sui torti e le ragioni delle due parti belligeranti. C'è però una parte del mondo, largamente maggioritaria, che si interroga molto meno su questi aspetti e che, di certo, può essere considerato una vittima senza alcuna responsabilità: si tratta dei Paesi a basso reddito che stanno andando incontro a una carestia di portata storica a causa del blocco delle esportazioni di grano e altri cereali da Russia e Ucraina. La regione del Mar Nero, che oltre ai due stati in conflitto comprende anche il Kazakistan, è uno dei sei panieri alimentari del mondo. La Russia è il più grande esportatore di grano al mondo, mentre l'Ucraina è al sesto posto nella classifica. Insieme, secondo la Fao, i due paesi in guerra producono il 12% di tutte le calorie alimentari scambiate a livello globale, controllando il 29% delle esportazioni totali di grano, il 19% delle esportazioni di mais e il 78% delle esportazioni di olio di girasole. La Russia è anche il primo esportatore mondiale di fertilizzanti azotati, il secondo fornitore di fertilizzanti al potassio e il terzo esportatore di fertilizzanti al fosforo.

Quali soni i Paesi più dipendenti dal grano di Russia e Ucraina

Una cinquantina di nazioni del mondo dipendono dalla Russia e dall'Ucraina per il loro approvvigionamento alimentare, in particolare per gli oli di mais e girasole. La maggior parte di questi sono paesi poveri e dipendenti dalle importazioni in Asia e Africa. Ma quali sono i Paesi che nei prossimi mesi avranno maggiori difficoltà ad approvvigionarsi di cibo? Il primo è l'Egitto, che importa dalla Russia e dall'Ucraina 4,4miliardi di dollari di grano. Seguono i Paesi dell'Africa Subsahariana con 2,2, la Turchia con 1,9 e i Paesi di Medio Oriente e nord Africa con 1,6. A soffrire saranno però anche Pakistan, Bangladesh, Indonesia e Libano

Secondo il World Food Program in Africa orientale, dove grano e prodotti a base di grano rappresentano un terzo del consumo medio di cereali, il 90% delle importazioni proviene da Russia e Ucraina. Non è difficile immaginare quali potranno essere le conseguenze per questi Stati in termini di accesso al cibo.

Blocco del Mar Nero: impossibile esportare cereali

Alla vigilia della guerra l'Ucraina e la Russia erano pronte ad avviare l'annuale campagna di semina dei cereali. Oggi, però, la stragrande maggioranza delle fattorie versa in stato di abbandono e varie stime indicano che il 20-30% delle aree coltivate in inverno rimarranno non raccolte. Il 7 maggio la Seed Association of Ukraine ha dichiarato: "Questa campagna di semina è, senza dubbio, la più difficile. Gli agricoltori devono affrontare molte sfide: dalla logistica e dalla fornitura di carburante alla sicurezza fisica dei loro lavoratori…". Le attenzioni al settore agroalimentare sono state ridotte. Sia in Russia che in Ucraina, il gasolio è stato dirottato prevalentemente per uso militare e, a febbraio, entrambi i paesi avevano 16 milioni di tonnellate di mais e 13,5 milioni di tonnellate di grano confezionato pronto per l'esportazione entro la fine del mese. Quei cereali però non sono mai usciti a causa del blocco del Mar Nero.

217 CONDIVISIONI
4507 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views