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“Qualcosa di freddo strisciava sulla schiena”, pilota racconta la scoperta di un cobra durante il volo

L’incredibile racconto del pilota di aerei Rudolph Erasmus che, durante un volo a 11mila piedi di altezza, ha scoperto un passeggero decisamente indesiderato, un cobra velenoso che ha costretto l’uomo a un atterraggio di emergenza.
A cura di Antonio Palma
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"Ho sentito qualcosa scorrere sulla mia maglietta, avevo la sensazione che fosse qualcosa di fresco come l’acqua”, in realtà sulla schiena del pilota di aerei Rudolph Erasmus si stava muovendo un cobra, un passeggero decisamente indesiderato che ha costretto l’uomo a un atterraggio di emergenza. A raccontare l’incredibile avventura è stato lo stesso pilota sudafricano che, nonostante il pericolo, fortunatamente è riuscito ad avere il sangue freddo per atterrare in sicurezza.

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“Ad essere sincero, è come se il mio cervello inizialmente non avesse registrato quello che stava succedendo", ha riferito l’uomo alla BBC, raccontando di aver pensato inizialmente a una bottiglia d’acqua chiusa male e al liquido che scorreva. “Mi sono voltavo a sinistra e poi in basso ed è lì che ho visto il cobra mentre ritirava la testa all'indietro sotto il sedile" ha raccontato il pilota.

A questo punto l’unica scelta possibile, l’atterraggio di emergenza del velivolo da turismo con altre quattro persone a bordo. Inizialmente l’uomo temeva di scatenare il panico rivelando la presenza del rettile velenoso ma poi ha pensato che era meglio dire tutto ai passeggeri. “Ho detto loro ‘Ascoltate, il serpente è all'interno dell'aereo, è sotto il mio sedile, quindi proviamo a scendere a terra il prima possibile'".

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Del resto il serpente era un esemplare di Naja nivea che può uccidere qualcuno in soli 30 minuti. Nei minuti successivi all’annuncio tutti si sono bloccati, quasi pietrificati, a parte il pilota che ha dovuto cambiare rotta. L’aereo, partito da Bloemfontein e diretto a Pretoria, alla fine ha effettuato un atterraggio di emergenza nella città di Welkom dove però nessuno è riuscito a trovare il serpente.

Dopo i fatti, alcuni addetti del club di volo dove l'aereo era decollato hanno confermato di aver precedentemente avvistato un rettile che si rifugiava sotto l'aereo prima del decollo ma pensavano che fosse scappato dopo averlo cercato inutilmente. "Penso di non aver fatto nulla di straordinario. Anche i miei passeggeri sono rimasti calmi" ha assicurato il pilota.

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