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Putin si è scusato con Israele per le frasi di Lavrov sulle origini ebraiche di Hitler

Dopo le parole del ministro degli Esteri russo sulle “origini ebraiche di Hitler”, arrivano le scuse di Putin a Bennett. Il leader del Cremlino poi assicura: “Corridoi per civili da Azovstal, ma soldati Ucraina si arrenda”
A cura di Biagio Chiariello
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Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto una conversazione telefonica in cui si è scusato con il primo ministro israeliano per le parole di Sergej Lavrov sulle radici ebraiche di Hitler. Naftali Bennet ha accettato le scuse e "ringraziato per il chiarimento". Lo ha riferito l'ufficio dello stesso Bennett, secondo quanto riportano i media israeliani. Durante la telefonata avvenuta oggi, 5 maggio,Putin e Bennett avrebbero parlato della "memoria storica" e dell’Olocausto.

Cosa aveva detto Lavrov

Il Ministro degli Esteri russi aveva affermato che non è paradossale dire che Volodymyr Zelensky, ebreo, guidi un Paese "infestato dai nazisti", perché "secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche". Stando a quanto riportato dal Cremlino, citato dall’agenzia russa Tass, durante il colloquio odierno con Bennett, il presidente russo avrebbe sottolineato l’importanza per entrambi i Paesi delle commemorazioni delle vittime durante la Seconda guerra mondiale, comprese quelle dell’Olocausto, anche in occasione della giornata del 9 maggio. In quella data la Russia celebrerà il Giorno della Vittoria, festa nazionale in ricordo della vittoria sovietica sul nazismo.

Putin a Bennet: "Corridoi da Azovstal ma con resa dei combattenti"

Nel corso della stessa telefonata Putin ha poi affrontato il tema della crisi umanitaria in corso a Mariupol. "La Russia è pronta a garantire un’uscita sicura dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol – avrebbe detto Putin secondo quanto riferito dal Cremlino – ma i militari nello stabilimento devono arrendersi". In giornata sarebbe dovuto scattare il cessate il fuoco per permettere le evacuazioni dei civili dall’edificio, ma Kiev ha denunciato che "con il sostegno dell’aviazione, la Russia ha ripreso l’offensiva per controllare Azovstal".

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